Lago di Garda sempre più green ed ecosostenibile grazie ai fondi in arrivo dall'Europa

A Moniga del Garda (Bs) si è tenuto un convegno sulle strategie per rilanciare il turismo grazie ai 230 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Presente il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia

13 dicembre 2021 | 11:42
di Renato Andreolassi

Un Garda più verde e con meno cemento per un turismo ecosostenibile, insomma più green. Molto in sintesi è questo il succo dell'incontro tenutosi a Moniga del Garda (Bs) fra i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali e autonomie) e Massimo Garavaglia (Turismo) e gli amministratori pubblici di Lombardia, Veneto e Trentino. Tema del confronto: come utilizzare al meglio e al più presto i 230 miliardi fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in arrivo dall'Europa.

 

L'invito di Garavaglia: «Non perdete tempo, servono progetti concreti e fattibili»

Come sempre, concreto il responsabile nazionale del turismo: «Non perdete tempo - ha detto Garavaglia - presentate velocemente progetti concreti e fattibili. Noi siamo pronti a finanziarli da subito con il 10% per del costo. Ovviamente, Comuni, Regioni e Province devono fare la loro parte. Il Governo insomma c'è, come per il rilancio dell'Enit - Agenzia nazionale del turismo a livello turistico mondiale e per l'ammodernamento delle strutture alberghiere». Il ministro ha fatto due esempi concreti sui progetti finanziabili, la ciclabile sul lago d'Iseo che unirà Brescia e Bergamo nel 2023, Capitali italiane della Cultura, e il rilancio delle ferrovie turistiche.

 

Poi l'annuncio: «Per la prima volta in Italia - ha scandito il ministro al Turismo - l'anno prossimo ospiteremo sotto l'egida dell'Onu, il congresso mondiale del turismo, in settembre, ad Alba. Un congresso che prima di concludersi farà tappa in tutte le regioni». 

 

 

Per Gelmini «servono politiche unitarie» per completare i collegamenti turistici

Non meno esplicita Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali che è pure presidente della comunità del Garda: «Servono politiche unitarie anche sul Benaco fra le regioni competenti per completare l'anello cicloturistico che parte da Desenzano e si ferma a Moniga, ma che potrebbe e dovrebbe proseguire fino alla splendida ciclopedonale di Limone e raggiungere Riva per scendere a Bardolino, Peschiera e Sirmione. E, soprattutto, avviare definitivamente il progetto, sulla sponda bresciana, della depurazione delle acque». Anche dalla Gelmini il pressante appello: «Adesso - ha concluso- dobbiamo, dovete correre per non perdere questo treno, fondamentale per lo sviluppo turistico del nostro Paese».

 

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Alberto Lupini


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