Lago di Garda sempre più green ed ecosostenibile grazie ai fondi in arrivo dall'Europa
A Moniga del Garda (Bs) si è tenuto un convegno sulle strategie per rilanciare il turismo grazie ai 230 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Presente il ministro al Turismo, Massimo Garavaglia
Un Garda più verde e con meno cemento per un turismo ecosostenibile, insomma più green. Molto in sintesi è questo il succo dell'incontro tenutosi a Moniga del Garda (Bs) fra i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali e autonomie) e Massimo Garavaglia (Turismo) e gli amministratori pubblici di Lombardia, Veneto e Trentino. Tema del confronto: come utilizzare al meglio e al più presto i 230 miliardi fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in arrivo dall'Europa.
L'invito di Garavaglia: «Non perdete tempo, servono progetti concreti e fattibili»
Come sempre, concreto il responsabile nazionale del turismo: «Non perdete tempo - ha detto Garavaglia - presentate velocemente progetti concreti e fattibili. Noi siamo pronti a finanziarli da subito con il 10% per del costo. Ovviamente, Comuni, Regioni e Province devono fare la loro parte. Il Governo insomma c'è, come per il rilancio dell'Enit - Agenzia nazionale del turismo a livello turistico mondiale e per l'ammodernamento delle strutture alberghiere». Il ministro ha fatto due esempi concreti sui progetti finanziabili, la ciclabile sul lago d'Iseo che unirà Brescia e Bergamo nel 2023, Capitali italiane della Cultura, e il rilancio delle ferrovie turistiche.
Poi l'annuncio: «Per la prima volta in Italia - ha scandito il ministro al Turismo - l'anno prossimo ospiteremo sotto l'egida dell'Onu, il congresso mondiale del turismo, in settembre, ad Alba. Un congresso che prima di concludersi farà tappa in tutte le regioni».
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Per Gelmini «servono politiche unitarie» per completare i collegamenti turistici
Non meno esplicita Mariastella Gelmini, ministro degli Affari regionali che è pure presidente della comunità del Garda: «Servono politiche unitarie anche sul Benaco fra le regioni competenti per completare l'anello cicloturistico che parte da Desenzano e si ferma a Moniga, ma che potrebbe e dovrebbe proseguire fino alla splendida ciclopedonale di Limone e raggiungere Riva per scendere a Bardolino, Peschiera e Sirmione. E, soprattutto, avviare definitivamente il progetto, sulla sponda bresciana, della depurazione delle acque». Anche dalla Gelmini il pressante appello: «Adesso - ha concluso- dobbiamo, dovete correre per non perdere questo treno, fondamentale per lo sviluppo turistico del nostro Paese».
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Alberto Lupini