L’impegno plastic free di Unilever: Entro il 2025 consumo dimezzato
L’azienda proprietaria dei brand Dove, Ben & Jerry’s, Lipton e Omo, ha annunciato nuovi ambiziosi impegni per ridurre i suoi rifiuti in plastica e per aiutare a creare un’economia circolare
07 ottobre 2019 | 16:46
Unilever ha confermato che entro il 2025 dimezzerà il suo utilizzo di plastica vergine, incrementando l’uso di quella riciclata e riducendo l’uso complessivo di imballaggi in plastica di più di 100mila tonnellate. Aiuterà a raccogliere e trasformare più imballaggi in plastica di quelli che vende.
Questo impegno rende Unilever la prima grande azienda di beni di largo consumo a livello globale a impegnarsi per una riduzione complessiva della plastica nel suo portfolio. Unilever è già sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi precedentemente fissati: assicurare che tutti i suoi imballaggi in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili e garantire l’uso di almeno il 25% di plastica riciclata nelle sue confezioni entro il 2025.
«La plastica ha il suo posto - ha dichiarato Alan Jope, ceo di Unilever - ma quel posto non è l’ambiente. Possiamo eliminare lo spreco di plastica solo agendo velocemente e attuando azioni radicali in tutte le fasi del ciclo di vita della plastica. Bisogna partire dal ridurre l’ammontare della plastica che usiamo e, a seguire, accertarsi che quello che usiamo provenga sempre di più da fonti riciclate. Siamo inoltre impegnati ad assicurare che tutte le nostre confezioni in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Questo richiede un fondamentale ripensamento nel nostro approccio al packaging e ai prodotti e, per questo, diventa necessario introdurre nuovi e innovativi materiali per gli imballaggi ed aumentare i nuovi modelli di business come i formati ri-uso e ricarica, ad una velocità e intensità senza precedenti».
L’impegno di Unilever richiederà al suo business di aiutare a raccogliere e trasformare circa 600 mila tonnellate di plastica ogni anno entro il 2025. Questo sarà possibile attraverso investimenti e partnership che potranno migliorare il sistema di gestione dei rifiuti in molti dei Paesi in cui opera Unilever.
«La nostra visione - ha aggiunto Jope - è quella di un mondo in cui ognuno lavora insieme per assicurare che la plastica stia dentro l’economia e fuori dall’ambiente. La nostra plastica è nostra responsabilità e per questo noi siamo impegnati a raccoglierne più di quanto ne vendiamo, come parte del nostro percorso verso un’economia circolare. Questo è un compito arduo ma stimolante che contribuirà ad aumentare la domanda globale di plastica riciclata».
Sin dal 2017, Unilever ha cambiato il suo approccio alle confezioni in plastica attraverso una strategia “Less, better, no plastic”. Attraverso “Less plastic” Unilever ha esplorato nuove modalità di imballaggio e consegna dei prodotti compresi ad esempio i concentrati, come il nuovo Cif Eco-refill che elimina il 75% di plastica, oppure come le nuove “stazioni” di ricarica per shampoo e detersivi per il bucato distribuite in negozi, università e vending machine nel Sudest astiatico.
L'azienda conta di produrre 100mila tonnellate in meno nel 2025
Questo impegno rende Unilever la prima grande azienda di beni di largo consumo a livello globale a impegnarsi per una riduzione complessiva della plastica nel suo portfolio. Unilever è già sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi precedentemente fissati: assicurare che tutti i suoi imballaggi in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili e garantire l’uso di almeno il 25% di plastica riciclata nelle sue confezioni entro il 2025.
«La plastica ha il suo posto - ha dichiarato Alan Jope, ceo di Unilever - ma quel posto non è l’ambiente. Possiamo eliminare lo spreco di plastica solo agendo velocemente e attuando azioni radicali in tutte le fasi del ciclo di vita della plastica. Bisogna partire dal ridurre l’ammontare della plastica che usiamo e, a seguire, accertarsi che quello che usiamo provenga sempre di più da fonti riciclate. Siamo inoltre impegnati ad assicurare che tutte le nostre confezioni in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili. Questo richiede un fondamentale ripensamento nel nostro approccio al packaging e ai prodotti e, per questo, diventa necessario introdurre nuovi e innovativi materiali per gli imballaggi ed aumentare i nuovi modelli di business come i formati ri-uso e ricarica, ad una velocità e intensità senza precedenti».
L’impegno di Unilever richiederà al suo business di aiutare a raccogliere e trasformare circa 600 mila tonnellate di plastica ogni anno entro il 2025. Questo sarà possibile attraverso investimenti e partnership che potranno migliorare il sistema di gestione dei rifiuti in molti dei Paesi in cui opera Unilever.
«La nostra visione - ha aggiunto Jope - è quella di un mondo in cui ognuno lavora insieme per assicurare che la plastica stia dentro l’economia e fuori dall’ambiente. La nostra plastica è nostra responsabilità e per questo noi siamo impegnati a raccoglierne più di quanto ne vendiamo, come parte del nostro percorso verso un’economia circolare. Questo è un compito arduo ma stimolante che contribuirà ad aumentare la domanda globale di plastica riciclata».
Sin dal 2017, Unilever ha cambiato il suo approccio alle confezioni in plastica attraverso una strategia “Less, better, no plastic”. Attraverso “Less plastic” Unilever ha esplorato nuove modalità di imballaggio e consegna dei prodotti compresi ad esempio i concentrati, come il nuovo Cif Eco-refill che elimina il 75% di plastica, oppure come le nuove “stazioni” di ricarica per shampoo e detersivi per il bucato distribuite in negozi, università e vending machine nel Sudest astiatico.
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