Un 8 dicembre di festa in tutti i sensi per i ristoratori che oggi lavoreranno alla grande complice la voglia degli italiani di mangiare fuori casa e grazie a regole del Governo che hanno tutelato i pubblici esercizi, studiando misure ad hoc per non doverli chiudere. I ristoratori ringraziano e sorridono guardando alla giornata con positività e con la consapevolezza che si tratta di un tassello importante in un'opera di ricostruzione partita quest'estate e in attesa della consacrazione proprio in questo periodo di festività natalizie.
Pranzo da tutto esaurito a Cortona
Come da tradizione sarà il pranzo il momento preferito dalla clientela. Alcuni ristoranti aprono appositamente, altri propongono il doppio servizio ma scommettono tutto su mezzogiorno. Vittorio Camorri, del ristorante La Sporta di Cortona (Ar), può fregarsi le mani: «Siamo al completo a pranzo e abbiamo anche il ricevimento di un Battesimo. A cena invece c'è meno movimento, ma non ci preoccupa, è abitudine. In generale il lavoro è ripreso in maniera stabile, c’è un po' di allarme per il rialzo dei contagi, ma siamo tutto sommato sereni. Anche per Natale e Capodanno abbiamo già prenotazioni e siamo contenti».
Farnese: Sold out da una settimana
Anche a Lingueglietta Cipressa (Im) c'è aria di grande festa. Riccardo Farnese, del ristorante Da U Titti spiega: «Prenotazioni ce ne sono, siamo al completo da una settimana per quanto riguarda il pranzo; per la cena, ci proviamo: dopo 6 anni apriamo, c'è meno movimento, ma è normale così. Siamo tornati a lavorare con continuità, come quest’estate. Con il Super green pass tra ieri e oggi è andata bene, ma c’è anche chi ha provato a fare il furbo in questi mesi, presentandosi con green pass della nonna...».
Tutto esaurito in osteria
Piccola, ma sold out anche l'osteria Hortus di Castellabate (Sa). Il patron, Costabile Guariglia, racconta: «Abbiamo 15 coperti prenotati e per noi significa tutto esaurito. Siamo un locale piccolo, che lavora con la clientela del posto di fascia medio-alta. In generale siamo abbastanza soddisfatti di come sta procedendo la stagione».
Trapani vola con il turismo
Fondamentale, per lavorare al meglio, anche l'apporto del turismo. A Trapani c'è di che essere contenti perchè la riapertura dell'aeroporto ha riportato turisti francesi, spagnoli e italiani: «Stiamo cavalcando un momento favorevole - spiega Giuseppe Maggiore, di Cantina Siciliana - possiamo contare su una clientela europea che ci aiuta. Per oggi, abbiamo il locale prenotato per circa il 60% della capienza. Solitamente in questo periodo siamo chiusi, ma dopo mesi di crisi, non potevamo permettercelo e abbiamo deciso di aprire per l'occasione».
Aperture straordinarie
Anche Marco Blasi, del ristorante Al Cuoco di Bordo di Milano, ha fatto uno strappo alla regola: «Di solito a pranzo siamo chiusi - ha detto - ma abbiamo deciso di lavorare per la festività. Abbiamo una ventina di prenotazioni, un numero discreto che, speriamo, possa aumentare. In generale stiamo riprendendo a lavorare con intensità, anche se va di settimana in settimana: è un lavoro meno stabile, non è come una volta che facevamo il tutto esaurito da mercoledì a domenica. E quindi con gli acquisti è tutto complicato, magari ho troppa materia prima in dispensa o magari ne ho troppo poca».
Si è allineato a questa tendenza nel cogliere l'occasione, anche Francesco Restivo del ristorante Il Chiostro, a Cimitile (Na): «Solitamente non lavoriamo a pranzo - spiega - ma abbiamo voluto provarci. Al momento abbiamo poche prenotazioni, forse perchè siamo partiti tardi con il pubblicizzare la nostra apertura straordinaria; tuttavia è un buon periodo, stiamo lavorando bene».
A Pompei funziona ancora l'asporto
Tanti in presenza, ma le tradizioni del "lockdown" sono diventate strutturali. «Abbiamo prenotazioni per il 70% del locale- spiega Bartolomeo Fortunato de La Bettola del Gusto di Pompei (Na) - peccato per poco movimento turistico, ma ho notato che funziona ancora molto l'asporto rispetto a qualche giorno fa: forse lo chiedono quelli che sono in attesa della 3ª dose. C’è comunque voglia di fare festa».
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Si torna ai livelli pre-Covid?
In generale dunque, ristoratori soddisfatti, con l'Immacolata a fare da ciliegina, Nel bene e nel meno bene, tutto sembra ritornare sui binari classici: «Domani non prevediamo un grande movimento nel nostro ristorante - ha detto Augusto Valzelli del ristorante La Porta Antica di Brescia - ma è una tendenza che riscontravamo anche prima del Covid. Sicuramente va meglio dell'anno scorso, anzi: in generale sta andando proprio alla grande».
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Alberto Lupini
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