L'anno nero degli aeroporti italiani: 140 milioni di passeggeri in meno

28 gennaio 2021 | 10:23
Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019. È quanto emerge dai dati di consuntivo di Assaeroporti, che evidenzia come si tratti di «un calo drammatico per gli scali nazionali che perdono in un anno 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico».


Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019

Sette passeggeri su 10 rimasti a terra
Secondo i dati elaborati da Assaeroporti, a causa della pandemia da Covid-19 e delle conseguenti restrizioni alla libera circolazione tra Stati, nel 2020 in Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e a essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni extra-Ue (-81,2%). Altrettanto netto il calo del traffico Ue, -77,5%, mentre più contenuto, ma comunque significativo, quello dei voli domestici, -61,3%. Cali che, paradossalmente, hanno riportat in auge le rotte nazionali che nel 2019 appresentavano il 33% del traffico complessivo e nel 2020 raggiungono un peso di circa il 50%.

«I risultati del 2020 confermano le fosche previsioni di un anno disastroso per gli scali aeroportuali italiani», è stato il commento del presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona. «Il Governo si è mosso su sollecitazione di Assaeroporti, che ha trovato nella ministra Paola De Micheli un'interlocutrice attenta e sensibile, e ha messo in campo misure sia di natura economica per la compensazione dei danni subiti dai gestori aeroportuali, sia in materia di ammortizzatori sociali», ha affermato Palenzona.

Situazione pesante
Anche in questo inizio di 2021, la situazione rimane pesante nonostante il grande impegno di gestori aeroportuali e compagnie aeree per ripristinare quanto possibile quella sensazione di sicurezza e tranquillità necessaria per mettersi in viaggio. Ma «per la ripartenza è necessario accelerare l'erogazione delle risorse già stanziate a favore degli aeroporti e prevedere la proroga della cassa integrazione per tutelare i livelli occupazionali. Non vanno perse le opportunità offerte dal Recovery Fund, tenuto conto che gli aeroporti sono strategici per la ripresa dell'economia, del turismo e per la connettività del Paese», ha concluso Palenzona.

Il passaporto vaccinale come boarding pass
A rischiarare l'orizzonte dei viaggi aerei potrebbe essere l'accordo trovato in sede europea per delle linee comuni sul patentino (o passaporto) vaccinale. Durante un incontro fra i leader europei sul tema covid, è emersa la necessità di dotarsi di linee comuni per la gestione del traffico delle persone fra un Paese e l'altro. Da qui l'idea di istituire un documento standardizzato a livello di dati contenuti e da utilizzare in tutti gli stati membri aderenti al progetto.

L'idea del passaporto vaccinale, già raccontata altre volte da Italia a Tavola, potrebbe poi essere estesa ad altri settori come la ristorazione e la ricettività alberghiera.

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Alberto Lupini


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