L'allarme di Confesercenti, chiuderanno altre 20mila attività
Le restrizioni da covid porteranno la riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie e potrebbero causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni
24 ottobre 2020 | 10:24
Le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 provocheranno un ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie e potrebbero causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest'anno.
A rinnovare l'allarme è la Confesercenti secondo cui nell'ipotesi che le chiusure siano imposte anche per la prima settimana di novembre, la riduzione complessiva della spesa delle famiglie per il 2020 potrebbe raggiungere i 95,8 miliardi di euro anche con il ritorno alla normalità in occasione delle festività natalizie.
Inoltre, secondo Confesercenti, nel caso si dovesse tornare a due ulteriori mesi di lockdown, si verificherebbe una caduta immediata della spesa di 40 miliardi. «L'aver evitato il lockdown totale è un fatto positivo, ma le restrizioni imposte potrebbero comunque avere ripercussioni drammatiche sulle imprese, in particolare nei comparti colpiti in maniera diretta dalle nuove limitazioni», sostiene Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti.
Allarme di Confesercenti
A rinnovare l'allarme è la Confesercenti secondo cui nell'ipotesi che le chiusure siano imposte anche per la prima settimana di novembre, la riduzione complessiva della spesa delle famiglie per il 2020 potrebbe raggiungere i 95,8 miliardi di euro anche con il ritorno alla normalità in occasione delle festività natalizie.
Inoltre, secondo Confesercenti, nel caso si dovesse tornare a due ulteriori mesi di lockdown, si verificherebbe una caduta immediata della spesa di 40 miliardi. «L'aver evitato il lockdown totale è un fatto positivo, ma le restrizioni imposte potrebbero comunque avere ripercussioni drammatiche sulle imprese, in particolare nei comparti colpiti in maniera diretta dalle nuove limitazioni», sostiene Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti.
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Alberto Lupini
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