Gli italiani visti... dagli italiani: conviviali, solidali, creativi, ironici
Un'indagine AstraRicerche-Birra Moretti svela le caratteristiche e gli atteggiamenti tipici dell’italianità, dalla Gen Z ai Baby Boomers. Rifiuto netto degli stereotipi: per il 45% non siamo indisciplinati

«Da 163 anni il marchio Birra Moretti è rappresentativo dell’italianità. È infatti una birra di gioia e naturalezza che incarna il valore della leggerezza e della buona compagnia. Rappresenta gli italiani e l’italianità». Con queste parole Cristina Newburgh, marketing manager di Birra Moretti, e Ilaria Zaminga, relazioni esterne Heineken Italia, hanno introdotto Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche, che ha presentato a Milano i dati dell’indagine “Conviviali, solidali, creativi ed ironici: dalla Gen Z ai Baby Boomers - Ecco come si vedono gli italiani (oltre gli stereotipi)”.
I punti di vista di quattro generazioni
Finalmente gli italiani a tu per tu con se stessi, al di là delle stantie etichette appiccicate dall’estero. L’indagine ha messo a confronto i punti di vista di quattro generazioni di nostri connazionali e, tra le caratteristiche che hanno in comune, è emerso che il 47% di loro ritiene che Birra Moretti sia il brand di birra che meglio interpreta i nostri valori. «La gamma di Birra Moretti – è stato sottolineato – è molto articolata. Un assortimento eterogeneo, proprio come gli italiani. Ogni birra ha la sua personalità e il suo gusto. La sua identità».
Essere noi stessi
Per il 37% degli intervistati è la convivialità il valore più distintivo dell’essere italiani, in grado di unire tutti, dalla Gen Z ai Baby Boomers. L’altra attitudine che ci identifica è la leggerezza legata alla buona compagnia, essere noi stessi così come siamo, indicata dal 35% del campione, e sopra la media dagli under 25.
Sostenibilità controcorrente
Il tratto distintivo legato all’italianità in cui si riconosce la Generazione Z, rispetto alle altre, è l’ironia (32%). I più giovani pensano anche agli italiani come a un popolo altruista (27%), si sentono più aperti mentalmente rispetto alle generazioni che li precedono, si riconoscono nell’autenticità (24%). I Millennials, invece, più delle altre generazioni, individuano nella ricerca del benessere e della felicità sia fisica che mentale (35%) una delle caratteristiche proprie degli italiani. E se la Generazione X riconosce soprattutto nella creatività (33%) l’atteggiamento proprio dell’italianità, i Baby Boomers ci vedono in particolare come un popolo che ha a cuore la sostenibilità (28%).
Stare insieme
Dall’indagine è emerso inoltre come la convivialità a tavola sia uno dei momenti che rappresenta al meglio il nostro stile di vita. Tra le occasioni in grado di unirci, i pranzi, gli aperitivi e le cene a casa con gli amici” (48%), seguiti dalla visione condivisa di grandi eventi sportivi come i Mondiali di Calcio (38%) o dal mangiare fuori casa in compagnia di chi ci fa stare bene (38%). Molto apprezzato il tradizionale pranzo della domenica (42%), così come le serate in pizzeria con gli amici (25%). Più staccate la partecipazione a iniziative che riguardano il benessere della comunità nella quale si vive (20%) o ad eventi culturali (16%).
I luoghi comuni
Per quanto riguarda i luoghi comuni che, nostro malgrado, ci riguardano, per quasi 1 italiano su 2 (45%) lo stereotipo più detestato è quello di essere considerati un popolo di indisciplinati, un giudizio osteggiato in particolare dalla Generazione Z. A seguire, tra le etichette più odiose, l’essere considerati “mammoni” (34%) e troppo gesticolanti e chiassosi (30%). Giudizi diffusi, ma reputati più accettabili, sono l’individualismo e la troppa sicurezza di sé (20%), insieme all’essere considerati troppo modaioli (17%).
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Alberto Lupini