Gli italiani? Stanno meglio a tavola che a letto. A dirlo è un'indagine realizzata dall'istituto GfK per il sito hard XLoveCam dalla quale è emerso che nel Belpaese si preferisce un buon piatto a una notte d'amore.
Per carità, che la passione per la tavola e la buona cucina fosse diventata una mania per tanti italiani lo si sapeva. Ma che fossero di più quelli che associano il massimo piacere della vita proprio all’assaporare il loro cibo preferito, o addirittura alla contemplazione di un bel paesaggio e non alle gioie del sesso è un po’ una sorpresa.
Meglio il cibo dell'amore
La top ten parla chiaro. Al primo posto in assoluto tra i piaceri della vita c'è, per il 64% degli intervistati (uomini e donne tra i 18 e i 65 anni), "assaporare un cibo delizioso". E anche il secondo posto, a suo modo, strizza l'occhio al mondo dei viaggi e del turismo. Dopo il cibo c'è infatti "la contemplazione di un bel paesaggio" (61%).
"Fare l'amore" è soltanto al terzo posto.
Appena fuori dal podio gli italiani indicano come un vero piacere il “dedicare tempo alle persone care” (56%), e forse qui si può pensare a uno degli effetti dei due anni di pandemia. Col 55% segue “ascoltare della buona musica”, e qui si può ben riscontrare l’effetto della musica sul piacere nel grande boom dei concerti dal vivo che si sta registrando proprio questa estate. Ma più o meno con la stessa percentuale, il 51%, c’è anche "il piacere di godersi il silenzio e un momento privato tutto per sé" (che anche qui ci sia l’effetto della convivenza forzata del 2020/21?).
Senza età
Restando alla grandissima passione per il cibo degli italiani, che si riscontra nel grande e intramontabile successo dei cuochi televisivi, dei libri di cucina stravenduti in ogni periodo dell’anno, nella continua ricerca di “food experience”, non sembra avere età.
Infatti, sia gli under 35 (66%), sia i quarantenni (59%) che gli over 45 (66%) mettono i piaceri della tavola al primo posto, con una leggera predominanza delle donne rispetto agli uomini (67% contro 62%).
E dopo mangiato, un bicchiere di vino
Tornando alla classifica, il 39% associa il piacere a un profumo, magari che riporta alla memoria un ricordo speciale. Per esattamente un terzo degli italiani (33%) piacere significa immergersi in un libro appassionante, mentre per il 29% si torna al piacere della tavola, in questo caso con la degustazione di un ottimo vino. E proprio l’esperienza inebriante di un calice batte la contemplazione di un’opera d’arte (26%) e l’adrenalina scatenata dal praticare uno sport e anche da vincere una gara sportiva.
Insomma, la realtà non è così distante dai cliché: agli italiani potete togliere tutto, ma non un buon pasto, un bel panorama e un ottimo calice di vino.
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Alberto Lupini
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