Italian sounding, in Canada per proteggere l'olio e i vini italiani

I prodotti tipici italiani a Vancouver - come nel resto del pianeta - vengono grossolanamente imitati ricorrendo a finti nomi italiani e ciò a grave danno della produzione nazionale e degli inconsapevoli consumatori

01 dicembre 2023 | 10:13

L'associazione internazionale “Italian Culinary Consortium” (Icc) - fondata nel 2022 dallo chef Carmelo Carnevale (al numero 13 nel sondaggio Italia a Tavola 2014 Personaggio dell'anno dell'enogastronomia) - è in pieno fermento operativo. In particolare la delegazione di Vancouver - guidata dallo chef Giovanni Trigona accompagnato dal sommelier e gastronomo italiano Giuseppe De Cesare, il 16 novembre scorso, nell'ambito della settimana della cucina italiana nel mondo, ha partecipato a un evento di presentazione della cucina emiliana organizzato dall'ufficio Ita di Toronto in collaborazione con la Confartigianato. Per l'occasione gli chef Mark Massicotte e David Azzi hanno guidato un'interessante e stimolante masterclass, molto apprezzata sia dai rappresentanti istituzionali presenti che dal pubblico.

A Vancouver si parla di difesa del Made in Italy

Da ultimo, lunedì 27 novembre una nutrita delegazione ha fatto visita al Consolato Italiano di Vancouver per conoscere il nuovo console, Marco Nobili. Oggetto dell'incontro l'attualissimo tema della difesa del “Made in Italy”, con riferimento alla British Columbia in generale e in particolare al distretto di Vancouver, caratterizzato dalla presenza di culture diverse e cibi provenienti da tutto il mondo.

La delegazione, oltre che da Trigona e De Cesare, era composta dal pizzaiolo Giuseppe Cortinovis - migliore Pizzaiolo in Canada 2023 - dal maestro gelatiere chef Giorgio Barassi, dal maestro pasticcere chef Emmidio Isernia, dallo chef Domenico Lo Nigro e da chef Natanael Gammarota, maestro della pizza romana.

Il problema dell'Italian Sounding anche in Canada

Spesso e volentieri i prodotti tipici italiani a Vancouver - come nel resto del pianeta - vengono grossolanamente imitati ricorrendo a finti nomi italiani; e ciò a grave danno della produzione nazionale e degli inconsapevoli consumatori.

Tanti sono casi di “Italian Sounding” grazie ai quali prodotti non italiani vengono venduti con riferimenti al nostro Paese: formaggio canadese blu venduto come Gorgonzola, prosciutto canadese ambiguamente denominato “San Daniele”, e l'arcinoto Parmesan invece del Parmigiano Reggiano. Inoltre, in molti ristoranti canadesi si utilizza e pubblicizza un pomodoro “San Marzano Style” della California, che nulla ha da condividere con le caratteristiche organolettiche del pomodoro Campano Dop.

La città di Vancouver subisce da vari decenni forti influenze culturali orientali. In tale contesto l'autentica gastronomia italiana - vuoi per lontananza geografica o per mancanza di una comunità italiana importante come a Toronto o a Montreal - è difficile da salvaguardare. Per fortuna, gran parte degli chef e professionisti provenienti dal Bel Paese e operativi in British Columbia si stanno battendo con fermezza per far comprendere e difendere la qualita' del “Made In Italy”.

Italian Sounding, come proteggere l'olio italiano

Durante il meeting Giuseppe De Cesare ha sottolineato non solo l'importanza della difesa del vino italiano di qualità, ma in particolare modo della tutela dell'olio extravergine di produzione nazionale. Fatto quest'ultimo ancora più rilevante in un contesto commerciale in cui molti degli oli presenti sugli scaffali, fatti spesso con blend di olive non meglio identificate del Mediterraneo, sono venduti (anche a prezzi elevati) in prossimita' della data di scadenza, se non talvolta addirittura oltre. Per un ingrediente così centrale nella nostra cultura gastronomica e assolutamente indispensabile per l'elaborazione dell'autentica cucina italiana questa situazione è particolarmente penalizzante.

De Cesare ha deciso di importare a Vancouver olio extra vergine italiano di altissima qualità, incluso l'“Intosso Casoli”, presidio Slow Food del pluripremiato produttore abruzzese Tommaso Masciantonio. Tramite la nuova azienda di importazione Oleocanthal (De Cesare sta portando l'olio Evo nei migliori ristoranti di Vancouver e sulle tavole dei consumatori più consapevoli . Per questo motivo ha fatto trasportare i suoi olii dall'Italia - compresi quelli dell'ultima annata di produzione 2023 - solo per via aerea. Ciò per garantire la massima freschezza e qualità per un prodotto facilmente esposto ad alterazioni.

L'educazione del consumatore e un'adeguata comunicazione rimangono i canali principali da usare - con il sostegno di istituzioni nazionali come l'Ice e il Ministeri competenti - per difendere l'italianità dell'enogastronomia nazionale. A Vancouver ciò avverrà anche attraverso l'organizzazione di numerosi eventi da parte dell'Italian Culinary Consortium in cui saranno promossi i principali prodotti regionali italiani. Una sfida - quella della difesa del “Made in Italy” e in particolare dell'extravergine italiano - che richiede sinergie e colloborazioni continue e un progetto a medio-lungo termine.

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Alberto Lupini


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