L’Italia lotta contro lo spreco di cibo Dalla Camera arriva il sì alla legge

17 marzo 2016 | 15:43
La Camera ha approvato la proposta di legge per il contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici attraverso la donazione e distribuzione per fini di solidarietà sociale. Il testo, che è stato approvato a Montecitorio con 276 voti a favore, nessun contrario e 106 astensioni, passa ora al Senato per essere approvato in via definitiva.

Dalla legge viene un importante contributo al taglio degli sprechi alimentari che costano all’Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione. Le nuove norme prevedono appositi strumenti per favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale, contribuendo, contestualmente, in una logica di prevenzione, alla limitazione degli impatti negativi sull’ambiente e sulle risorse naturali.



«Il voto di oggi conferma l'Italia in prima linea nella lotta contro lo spreco alimentare», dichiara il ministro Maurizio Martina (nella foto). «Ora bisogna arrivare presto all'approvazione definitiva. È un intervento necessario per contrastare un fenomeno che solo in Italia vale 12 miliardi di euro l’anno. Un Paese a spreco zero è un Paese con cittadini-consumatori consapevoli, un Paese che fa diventare le buone pratiche abitudini quotidiane e non eccezioni. Abbiamo fatto molto finora».

«Con la legge di stabilità - aggiunge Martina - abbiamo reso per le aziende più conveniente donare che sprecare, ogni anno recuperiamo 550mila tonnellate di cibo in eccedenza e le distribuiamo a chi è in difficoltà. Ma puntiamo a fare di più e meglio. Il nostro obiettivo infatti è portare queste tonnellate a 1 milione entro il 2016 e stiamo rafforzando l’impegno del tavolo indigenti che ci vede in prima linea insieme agli enti caritativi, al mondo dell’industria, alla grande distribuzione e alle organizzazioni agricole. Anche questa è una delle eredità di Expo Milano 2015 e della Carta di Milano. Possiamo essere la generazione fame zero. È arrivato il momento. Facciamo la nostra parte. Tutti».



Rilevante è l’inserimento nel testo della possibilità, per le imprese agricole, di cedere gratuitamente eventuali eccedenze di prodotti agricoli o di allevamento in campo o in azienda, che possono essere raccolti o prelevati direttamente dagli incaricati degli enti che svolgono attività solidaristiche. Particolare attenzione va riferita ai prodotti finiti della panificazione che, quando non venduti o somministrati in giornata, possono essere donati dai produttori, inclusi gli agriturismi, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari.

Tutte le attività dovranno essere coordinate nell’ambito di un unico tavolo di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, che coinvolge anche rappresentanti delle organizzazioni agricole, in modo da programmare il recupero e la distribuzione delle derrate alimentari, sulla base del fabbisogno; mentre sono previste anche specifiche trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all’informazione ed alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre gli sprechi. Dopo che anche il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo, l’iniziativa italiana è coerente gli obiettivi dell’Unione europea dove lo spreco alimentare si stima ammonti a circa 100 milioni di tonnellate l'anno. Tutti i Paesi dell’Unione hanno sottoscritto l'impegno del nuovi target di sviluppo sostenibile dell'Onu, che prevede di dimezzare lo spreco alimentare per il 2030, in ogni passaggio della filiera, dal campo alla tavola.

«Oggi è un bel giorno per la battaglia allo spreco di cibo», ha dichiarato Guido Barilla, presidente della fondazione Bcgn. «La fondazione Bcfn (Barilla center for food and nutrition) da anni si batte per la diffusione di una corretta cultura dell’alimentazione e della nutrizione, per raggiungere un sistema sostenibile per la salute dell’uomo e del pianeta. Non possiamo che guardare con soddisfazione al ddl appena votato dalla Camera: è un primo passo importante per rispondere ad uno dei 3 grandi paradossi del nostro sistema alimentare messi in evidenza dal Bcfn».

Numeri utili
Gli sprechi alimentari in Italia valgono 12 miliardi di euro all'anno. Ogni anno vengono recuperate 550mila tonnellate di eccedenza in tutta la filiera. Nel 2016 l’obiettivo è arrivare a 1 milione. Sono 6 milioni i cittadini italiani in difficoltà assistiti a livello alimentare con piano di aiuti dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche agricole ed enti caritativi per la distribuzione di pasti e pacchi alimentari. Nel mondo un terzo del cibo prodotto viene sprecato. La Fao stima 1,3 miliardi di tonnellate di cibo gettate ogni anno per un valore complessivo di 750 miliardi.
 
Piano Sprecozero
Con il piano SprecoZero, il ministero delle Politiche agricole e ministero dell'Economia sono intervenuti per rendere più conveniente per le imprese donare che sprecare. Il tutto semplificando la legge: è stata innalzata a 15mila euro la soglia per l'obbligo di comunicazione preventiva in caso di donazione ed è stata lasciata a 10mila euro la soglia per la distruzione.

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Alberto Lupini


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