Associazione verace pizza napoletana, le iniziative per il World Pizza Day

Per questa giornata speciale l'Associazione verace pizza napoletana ha ideato una pizza dedicata a Sant'Antonio, protettore di fornai e pizzaioli. Base rossa con pomodoro e peperoncino, salsiccia o salame piccante e provolone del monaco

15 gennaio 2024 | 16:19
di Vincenzo D’Antonio

Mercoledì 17 gennaio, si celebra in tutto il mondo il World Pizza Day, la Giornata internazionale della pizza. Nello stesso giorno si festeggia Sant'Antonio Abate, consolidato patrono dei fornai e in epoca recente, sorta di lieta usucapione, patrono anche dei pizzaioli. E come potrebbe essere altrimenti?! I pizzaioli non sono forse anche abilissimi fornai?!

Perché Sant'Antonio è il protettore dei pizzaioli?

Ma poniamoci la domanda: perché è Sant'Antonio il patrono dei fornai e, per coerente estensione, anche dei pizzaioli? Risposta: secondo la leggenda, Sant'Antonio, forse memore di quanto fece Prometeo qualche secolo prima, rubò il fuoco al diavolo (Prometeo lo rubò agli dèi) per donarlo agli uomini. Nell'iconografia, Sant'Antonio Abate è raffigurato, gioviale ed imponente il suo aspetto, con la barba e sempre con il suo maialino che lo segue dappertutto come un cane fedele.

Ecco perché, stante questo grande dono che volle fare agli uomini, Sant'Antonio Abate lo si festeggia accendendo grandi falò e facendo scorpacciate di maiale. Atteso quindi che il World Pizza Day lo si celebra il 17 gennaio proprio in onore di Sant'Antonio Abate, protettore dei pizzaioli (e anche dei fornai!), vediamo come quest'anno l'Associazione verace pizza napoletana (Avpn), presieduta da Antonio Pace, con migliaia di soci in tutti i continenti, ha deciso di intitolare una pizza al veneratissimo protettore dei pizzaioli. Ecco quindi, per l'occasione, la pizza Sant'Antonio!

A Napoli una pizza dedicata a Sant'Antonio

Gli ingredienti del topping della pizza Sant'Antonio richiamano la simbologia del Santo: il rosso acceso del pomodoro e il gusto piccante del peperoncino ad evocare il fuoco che Sant'Antonio donò agli uomini, la salsiccia o il salamino piccante ad evocare il maiale che mai si separava dal Santo. E infine il provolone del Monaco, celebre specialità casearia della Penisola Sorrentina, perché, è bene che si sappia, Sant'Antonio fu il primo monaco della storia, visto che fu il fondatore del monachesimo cristiano. Un topping intrigante per una pizza che si preannuncia ottima nella sua originalità.

Avpn, la maratona della pizza per celebrare i 40 anni

Avpn quest'anno celebra i 40 anni dalla sua fondazione (era il lontano 1984) e per questa edizione del World Pizza Day fa le cose in grande: maratona di 24 ore perché, quando si è world wide e si hanno soci nei cinque continenti è corretto e doveroso che il coverage sia planetario. E il coverage è la diretta streaming della durata di 24 ore sul canale YouTube dell'associazione. 16 Paesi, 22 masterclass in 11 lingue: dall'Australia agli States passando per tutti i continenti con la novità della prima masterclass in lingua cinese e l'esordio di Cile e Perù. Il falò lo si accende alle ore 0.01 di mercoledì 17 gennaio presso la sede AVPN di Capodimonte a Napoli.

«È il nostro primo appuntamento del 2024 - racconta Antonio Pace, Presidente Avpn – che dà il via ad un anno di festeggiamenti in occasione del nostro quarantennale. Questo evento incarna il nostro desiderio di divulgare la vera pizza napoletana in ogni dove, confermando la pizza come il prodotto food più amato al mondo e un fenomeno sempre più globale che non ha confini né geografici né linguistici. Valori fondamentali in cui crediamo da sempre e che, quest'anno più che mai, costituiscono il fil rouge di tutti i prossimi eventi in programma».

«Il tutto in una data, quella del 17 gennaio, per noi particolarmente significativa anche perché fu quella che scegliemmo per l'inaugurazione della nostra sede di Capodimonte. È quindi per noi motivo di soddisfazione poter sottolineare come questa data che tutti avevano dimenticato sia poi diventata la ricorrenza che celebra la pizza in tutto il mondo».

Le masterclass a tema pizza dell'Associazione

Nel fluire delle ore, la prima masterclass (in totale le masterclass sono 22) si terrà in Australia alle ore 0:30 italiane; poi via via le altre 21. Imperdibile la masterclass “Un abbinamento verace” tenuta da Massimo Di Porzio (Vicepresidente Avpn), Tommaso Luongo (Presidente Ais Campania), Antonio Grasso e Salvatore Salvo che funge da preview al progetto di food pairing, ideato da Avpn in collaborazione con Ais Campania. La maratona prosegue alle ore 15:30 con “La Verace senza confini”,  convegno sull'importanza della diffusione della pizza nel mondo come motore di sviluppo territoriale, turistico ed economico. Alle 23.30 fino alla mezzanotte, presso la sede Avpn di Napoli ci saranno i saluti finali. Insomma, il passato della pizza, sin dalle sue origini, evoca Napoli. Ma Napoli non rappresenta solo il passato della pizza, bensì anche il suo futuro.

Non più l'unico luogo al mondo dove mangiare la vera pizza napoletana. No, assolutamente non è così, basti pensare alla consistente presenza di eccellenti pizzerie in tanti altri luoghi del bel Paese e anche all'estero. Adesso siamo in fase altra: Napoli headquarter e laboratorio permanente della pizza intesa come quel piatto abilitatore di convivialità, portatore di esperienze, suscitatore di emozioni, flesso virtuoso tra una tradizione che oltre ad essere verace è anche vivace e perciò, nel suo essere vivace è anche foriera di garbata innovazione. Alla fine, è proprio così: il fuoco donato da Sant'Antonio Abate, la conserva del grano chiamata farina, sorella acqua, il lievito, il sale; e c'è l'uomo che con sapienza acquisita e con tanta passione si è fatto pizzaiolo.

Caro Sant'Antonio Abate, santo simpaticissimo con quella barba fluente e quel maialino sempre a te vicino, mi raccomando, adesso hai pure una pizza che porta il tuo nome; no, non prenderla come captatio benevolentiae, la nostra è pura devozione. E però, stavamo dicendo, mi raccomando, aiutaci a vivere il fulgido passato della pizza a ché sempre più radioso sia il suo futuro. Quanta melanconia ci sarebbe nel mondo se non ci fossero  pizzaioli, pizzerie e pizze?!

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