In Friuli turismo mordi e fuggi. Boom per quello enogastronomico
Agosto è stato un mese di gran movimento ma pochissimo turismo stanziale con Trieste che si è ricoperta città turistica. Pochi i turisti stranieri e al momento per gli albergatori sarà un settembre incerto
Le ferie son finite? L’estate è finita? Come sarà questo settembre? Ci siamo posti queste domande e le abbiamo girate a direttori di albergo di Trieste, Lignano, Grado, Udine e Tarvisio, le località più turistiche del Friuli Venezia-Giulia.
Le ferie sono cambiate: 3 o 4 giorni al massimo
Per prima cosa le “ferie” son cambiate. Non più una settimana o 15 giorni ma 3 o 4 giorni al massimo, un fine settimana ancora meglio e poi tutti a casa. Insomma, un mordi e fuggi. Agosto è stato un mese di gran movimento ma pochissimo turismo stanziale. Come se la propria casa fosse il rifugio sicuro dove ritornare velocemente. Non più le famiglie storiche che conoscevano tutto e tutti ma molti nuovi volti a conoscere la nostra regione. Molti turisti anche a Trieste che sempre di più si sta rendendo conto di essere una città “turistica” che ha molto da offrire, anche se gli amministratori fanno ancora fatica a capirlo. Fine settimana ingolfati da richieste di camere per una notte.
Un agosto di turismo di corsa
Insomma, è stato un agosto di turismo di corsa. Il muoversi per poter dire sono andato in ferie. Ovviamente le restrizioni non hanno aiutato e le incertezze sull’uso del green pass ancora di più.
Settembre: incertezza regna sovrana tra gli albergatori
Cosa si aspettano gli albergatori per settembre? L’incertezza regna sovrana. Abbastanza prenotazioni per i fine settimana ma tutte con il punto interrogativo. Arriverà la quarta ondata? Saremo ancora in zona bianca? Tutti ovviamente lo sperano, tutti sono pronti per accogliere chiunque.
Pochi i turisti esteri
Certo è che sono mancati, e non sono previsti, arrivi dall’estero. Come noi italiani non ci siamo mossi dalla nostra nazione pochi austriaci/tedeschi/francesi ecc. sono arrivati nel nostro paese. Situazione tragica? No, assolutamente ma si dovrà ragione e fare un’offerta turistica sempre di più in maniera diversa. Creando incentivazione allo spostamento con eventi magari piccoli e circoscritti ma che possono interessare. Un nuovo modo di vendere associandosi a enti di promozione è l’unica alternativa.
Grosso aumento del turismo enogastronomico
L’estate non è finita, anzi in questo periodo, chi ha la possibilità, trova un’offerta illimitata e di alta qualità a prezzi scontati. Le temperature si sono abbassate ma per molto tempo il sole non ci lascerà e allora che c’è di meglio che una bella vacanza al mare o in montagna o nelle nostre belle colline e campagne? Ci siamo scordati di dirvi che il turismo enogastronomico ha avuto un grosso aumento. Gruppi di amici che per 3 o 4 giorni sono venuti a conoscere le nostre cantine e a degustare i nostri vini e oli con grande soddisfazione. Per settembre i B&B del Collio, Colli Orientali e Carso hanno già un bel numero di prenotazioni.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini