Alla fine dell’anno scorso, la Giunta regionale del
Friuli-Venezia Giulia ha approvato il ddl
SviluppoImpresa per la ripartenza. Composto da 91 articoli, suddivisi in sei titoli, scaturisce dalla proposta dell'assessore alle Attività produttive e turismo,
Sergio Emidio Bini, che lo ha definito «la radice nuova su cui si innesterà la ripartenza dell'economia del Friuli-Venezia Giulia». Questo disegno di legge, i primi di febbraio, verrà portato all'esame del Consiglio regionale, ma già in questi giorni è stato presentato in dettaglio ai rappresentanti delle categorie economiche regionali.
Piazza Unità d'Italia a Trieste
All'obiettivo di crescita contribuisce in particolare il
turismo, settore che viene valorizzato dal ddl con l'istituzione di un
fondo specifico per l'accesso al
credito, che si chiamerà Fondo credito per il turismo.
«La Regione - ha dettagliato l'assessore - intende aumentare lo standard qualitativo delle strutture, rafforzare la progettualità legata all'albergo diffuso e ridare slancio agli
investimenti turistici di rilevante impatto assegnando, nella concreta attuazione dei progetti, un ruolo precipuo e innovativo alla finanziaria regionale Friulia».
Voucher e albergo diffuso, i nuovi strumentiNell'ambito turistico, la principale novità, oltre alla creazione del Fondo credito per il turismo, è il provvedimento che consente ai proprietari di
seconde case di ottenere un contributo fino a 20mila euro per ammodernare l'immobile e immetterlo nel mercato delle locazioni per vacanze attraverso le agenzie immobiliari. Viene quindi previsto il rilancio dell'
albergo diffuso e l'introduzione di un
voucher da 80 a 120 euro per chi pernotta almeno 3 giorni in un albergo del Friuli-Venezia Giulia.
E proprio sui voucher, chiamati
Tu resta Fvg, abbiamo chiesto un parere ad alcuni albergatori della regione.
I commenti degli albergatoriConcorde con il progetto
Paola Schneider, dell’
Hotel Riglarhaus di Sauris: «È una buona idea, ne parlavo anche con altri colleghi che concordano che l’
esperimento andrà bene per la
montagna. In questo momento l’unico turismo è quello di
prossimità, quello del fuori porta. Dare un aiuto per poter fare un fine settimana lungo è l’unico modo per far muovere il turista. I buoni vacanza nazionali ci hanno aiutato un pochino, speriamo questi ci aiutino di più».
Meno ottimista
Riccardo Zanellotti, dell’
Hotel Savoia di Trieste: «I voucher nazionali per la nostra categoria di
hotel non hanno funzionato. Forse questi aiuteranno, in parte, le strutture di montagna ma non è con piccoli
incentivi che si risolvono i grossi problemi del turismo nazionale. I nostri governanti nazionali non hanno ancora capito che il turismo è la più grossa
industria che abbiamo e che ha bisogno di ben altro. Io utilizzerei queste risorse per aiutare i più bisognosi, chi si trova senza lavoro e deve vivere con la cassa integrazione e magari ha il mutuo da pagare, dei debiti, ecc.».
Più realista si rivela
Alessia Solder, dello
Chalet Dolomiti di Sappada: «Tutto aiuta, e fa piacere che dalla Regione ci venga data un po’ di considerazione. D’altra parte, con la
zona arancione, siamo tutti bloccati di nuovo. Noi resteremo aperti, ma nessuno potrà venire. In ogni caso, ogni azione è ben vista e potrebbe essere un valido
aiuto visto che il nostro target sono le
famiglie».
Su posizioni riflessive rimane
Tanja Sirk, de
La Subida a Cormons: «Bella idea e
opportunità ma penso sia venuto il tempo di riflettere sulla qualità della vita, sulle nostre radici. Vedere il positivo del
fermarsi, senza continuare a piangere. Forse c’era bisogno di tutto questo affinché potessimo guardare serenamente dentro noi stessi per trovare la strada giusta da percorrere. Comunque, a proposito dei voucher, spero siano più flessibili e con una
burocrazia meno ingarbugliata di quelli nazionali».
Il precedente slovenoAl di là delle diverse posizioni degli albergatori, c’è da notare che,nella vicina
Slovenia (una Paese con poco più di due milioni di abitanti, contro il milione e duecentomila del Friuli-Venezia Giulia), i voucher turistici dati ai residenti hanno salvato la stagione. Un risultato che si augurano anche da questa parte dell’Isonzo.