In Francia, vietato promuovere alcol sui social

La causa presentata da Addictions France accolta dal tribunale: da Instagram e Facebook dovranno essere rimossi 37 post di venti influencer con cinque milioni di iscritti. Si andrà in appello

03 marzo 2023 | 16:45

Promuovere e consigliare bevande alcoliche su Instagram e Facebook è pubblicità illegale. È quanto ha deciso un tribunale francese, che ha ordinato alle piattaforme di Meta Group di rimuovere 37 post riconducibili a 20 influencer che complessivamente hanno più di 5 milioni di iscritti. Il tribunale ha così accolto una causa presentata dall'organizzazione Addictions France, che sosteneva che le pubblicità degli influencer incoraggiano il consumo eccessivo di alcol, soprattutto tra i minori di 25 anni, e ha motivato la sentenza come segue: «È chiaro che questi post hanno attratto un numero molto elevato di abbonati attraverso l'associazione di immagini di momenti di festa, viaggi, momenti di relax, vacanze e vita quotidiana degli influencer. Tentando di utilizzare la notorietà dei titolari di account Instagram per promuovere le bevande alcoliche, i marchi di alcolici stanno superando il quadro giuridico stabilito dalla legge sulla salute pubblica e quindi costituiscono una pubblicità illegale».

Per i cugini d’oltralpe è dunque vietato menzionare i produttori di vino o alcolici quando si pubblica su Facebook e Instagram, la Francia ha di fatto alcune delle leggi più rigide d'Europa per quanto riguarda la promozione e la pubblicità di alcol e tabacco. Come riportato dal Meininger’s Wine Business International, la magistratura francese ha costretto Meta Group (Instagram, Facebook) a cancellare i contenuti con "pubblicità non autorizzate" di bevande alcoliche in quanto hanno violato le leggi in materia di alcol e tabacco approvate nel 1991.

La Legge Evin

La legge di riferimento è la Legge Evin (1991), proibisce la pubblicità di prodotti alcolici, ivi compreso il vino, nei cinema o in tv e non può comparire nelle sponsorizzazioni sportive. Inoltre, la pubblicità sugli alcolici deve essere puramente informativa e non deve evocare associazioni con feste e socializzazione. Fino al 2009 tutta la pubblicità di alcolici era vietata su Internet. Successivamente il divieto è stato limitato a siti non rivolti ai giovani, e che non coinvolgono sport ed esercizio fisico. Esattamente come la pubblicità sulla stampa, anche gli annunci online devono riportare l'avviso legale "L'abuso di alcol è dannoso, consumare solo con moderazione".

 

Attualmente non è ancora chiaro quali regole dovranno rispettare gli influencer in futuro. Il ministero dell'Economia francese sta chiedendo maggiore trasparenza. Intanto in un comunicato stampa, Addictions France, il promotore della causa, ha parlato di "vittoria storica contro la sponsorizzazione online dell'alcol". Secondo quanto previsto dalla sentenza, Meta dovrà trasmettere all'associazione i dati personali degli influencer interessati e operare le cancellazioni ordinate dal tribunale, ma sottolinea la sentenza non è definitiva, poiché ci sarà anche il processo d'appello.

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Alberto Lupini


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