I sapori torinesi sbarcano all'aeroporto di Orio al Serio con i Maestri del Gusto
All'aeroporto Il Caravaggio, i prodotti dei Maestri del Gusto di Torino e provincia si possono scoprire nell’Area partenze Gate A14-A15 nella piazzetta “Italy loves food” assaggiando il “Menu Piemonte” per tutto novembre
L’enogastronomia torinese fa scalo a Bergamo con i prodotti di eccellenza dei Maestri del Gusto. Prosegue anche all’aeroporto internazionale Il Caravaggio BGY di Orio al Serio (Bg) la collaborazione tra Turismo AlpMed, Booking Piemonte e Camera di commercio di Torino per la promozione e valorizzazione delle tipicità del territorio. Dopo il successo delle degustazioni proposte nello spazio Piemonte "In Your Hands" allo scalo di Torino, l’evento viene proposto in una formula più ampia per valorizzare al meglio i prodotti del torinese. Per tutto il mese di novembre all’aeroporto bergamasco sarà possibile conoscere i prodotti dei Maestri del Gusto assaggiando il “Menu Piemonte”, che viene proposto nello spazio ristorazione all’interno della piazzetta “Italy loves food” ai gates di partenza A14-A15, al quale si aggiungeranno alcune giornate di degustazione in programma entro la fine di dicembre.
I numeri dell’aeroporto vanno oltre le aspettative
Alla presentazione dell’iniziativa hanno preso parte Matteo Baù, direttore commerciale non aviation di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto Il Caravaggio; Luigi Barbero, presidente di Turismo Alpmed, Daniela Fenoglio e Sergio Arnoldi della Camera Commercio Torino; Alessandro Zanon, direttore di Visit Piemonte e Cristophe Sanchez, ad di Visit Bergamo. «I numeri dell’aeroporto vanno oltre le aspettative - ha commentato Baù - Siamo lo scalo più puntuale e il migliore in Europa nella fascia tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri. Anche la spesa nei nostri negozi ad ottobre è risultata in crescita (+17%) rispetto allo stesso mese del 2019 pre pandemia. E nei prossimi mesi inaugureremo nuove rotte, tra le quali un volo diretto per Dubai».
La promozione delle eccellenze del Piemonte
Luigi Barbero ha ricordato che «la collaborazione con “Il Caravaggio” è iniziata 4 anni fa e siamo molto soddisfatti per come abbiamo promosso le eccellenze del Piemonte. A Caselle gestiamo uno spazio direttamente, mentre per il futuro abbiamo già in cantiere progetti che coinvolgono sia gli aeroporti italiani sia quelli esteri».
Un'iniziativa in cui crediamo molto
Alessandro Zanon, direttore di Visit Piemonte, ha ribadito come «crediamo molto in questa iniziativa e per il futuro cercheremo di aumentate la presenza negli aeroporti per portare persone nei nostri territori puntando sul connubio forte tra enogastronomia e turismo».
Bergamo è un esempio da seguire
Daniela Fenoglio e Sergio Arnoldi, in rappresentanza della Camera di Commercio di Torino, hanno sottolineato l’importanza dei progetti relativi ai Maestri del Gusto, che conta 222 attività, così come “Torino Cheese” e “Torino Doc”, rivolta al mondo vitivinicolo torinese. Per Sanchez «Bergamo è un esempio da seguire, a partire dalla promozione dei prodotti enogastronomici. Abbiamo fatto rete con le province di Brescia, Cremona e Mantova sotto il cappello di East Lombardy, raggruppando 250 ristoranti e 250 produttori. All’interno dello scalo abbiamo aperto un punto degustazione e vendita chiamato «Taste & Buy» con i prodotti di 122 aziende. A livello di presenze turistiche – ha concluso Sanchez – abbiamo superato i numeri del 2019 con un valore delle camere che è cresciuto del 20% rispetto al 2019 e una permanenza salita da 1,9 a 2,1 giorni. BGY sarà inoltre l'aeroporto della Capitale della Cultura italiana e ci aspettiamo un più 20% di presenze per il 2023».
I Maestri del Gusto sono veri e propri testimoni del gusto torinese
222 artisti del sapore, che saranno in carica fino a settembre 2024, fedeli alla tradizione e ai prodotti del territorio. Dalla viticoltura eroica di vitigni autoctoni ai birrifici, dai formaggi alla carne di filiera certificata, dalle gastronomie ai pastifici, dalle pescherie alle aziende agricole, dalla pasticceria tradizionale al cioccolato creativo: sono infiniti gli spunti per acquisti particolari e gite fuori porta, alla ricerca di quel gusto sempre più difficile da scovare. La selezione per diventare “Maestro del Gusto” è biennale ed è molto rigorosa, perché avviene su tre livelli: quello del gusto, valutato da Slow Food; quello della “torinesità”, caro all’ente camerale, e quello igienico sanitario, valutato attraverso le competenze del Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino.
Produzioni tutte da gustare, caratterizzate da una forte identità territoriale
Torino Doc è invece la selezione enologica realizzata dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico, in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. Per il 2021-2022 la Commissione composta dai tecnici ed esperti degustatori della Camera di commercio di Torino ha giudicato positivamente 165 vini di 44 aziende rappresentativi delle 7 Denominazioni di origine torinesi: oltre alla Docg Erbaluce di Caluso, le 6 DOC – Carema, Canavese, Freisa di Chieri, Collina Torinese, Pinerolese e Valsusa. Produzioni tutte da gustare, caratterizzate da grande qualità e da una forte identità territoriale.
Torino Cheese: territorio, biodiversità e tipicità
Torino Cheese rappresenta infine una selezione delle produzioni lattiero casearie d’eccellenza del territorio torinese, ricchissimo di sapori e tradizioni fortemente legate al settore agroalimentare. Dal Saras del fen alla paglierina, dalla ricotta di capra al tomino, sono 20 i produttori e 37 i formaggi accuratamente selezionati. Territorio, biodiversità, tipicità, ricerca sono parole chiave che descrivono bene il progetto voluto dalla Camera di commercio di Torino che, da sempre, sostiene l’eccellenza della produzione enogastronomica locale. Una strada che contribuisce a rendere il nostro settore alimentare uno dei migliori rappresentanti del Made in Italy e del Made in Torino nel mondo. Torino Cheese si avvale del prezioso contributo tecnico del Laboratorio Chimico camerale, dell’Onaf – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi e del Disafa - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.
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Alberto Lupini