I locali storici, monumenti delle nostre città che vanno salvaguardati
Serve accelerare il percorso legislativo per tutelare questi spazi che portano vanto e prestigio all'intero Paese. Non bastano pacche sulle spalle, ma aiuti concreti sia economici sia fiscali
La tutela e la valorizzazione dei locali storici è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Abbiamo avuto recentemente un'audizione di fronte alle commissioni di Camera e Senato proprio per discutere della costituzione di un albo nazionale di queste attività. Un ulteriore passo avanti nell'iter che ha come obiettivo quello di dare un futuro e maggiori certezze a questi luoghi.
Quando parliamo di locali storici, stiamo parlando di veri e propri monumenti delle nostre città, che raccontano di senso di appartenenza e di identità. Sono spazi percepiti come un patrimonio comune e come un elemento aggregante. Serve trovare delle modalità per sostenerli, perché nel tempo la loro forza, quel mix di storia e unicità, è diventata anche la loro debolezza. Più un vincolo che un vantaggio. L'aumento esponenziale degli affitti, i vincoli strutturali a cui sono sottoposti, i costi altissimi delle ristrutturazioni: tutti elementi che rendono incerto l'orizzonte dei locali storici. Ci troviamo, così, spesso a essere testimoni impotenti della trasformazione in altro o addirittura della chiusura di spazi che custodiscono la storia delle nostre città.
I numeri generali raccontano una situazione drammatica. Hanno chiuso migliaia di imprese e il modello che ha sempre caratterizzato le nostre città è in crisi. Di fronte a una situazione del genere è necessario fare delle scelte, che non tutelino, però, quelle imprese che aprono e chiudono, frutto di moda o improvvisazione, ma quelle realtà serie ed importanti, partendo sempre dal presupposto che l'arte dell'ospitalità è uno dei cardini della cultura italiana.
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Cosa fare? Non stiamo di certo parlando di pacche sulle spalle. Le attività alzano bandiera bianca perché devono far fronte a costi insostenibili. Serve, allora, pensare ad aiuti concreti, economici e fiscali, attraverso una fiscalità di favore, una diversa tassazione locale, minori costi per l'occupazione di suolo pubblico e incentivi per affitti e ristrutturazioni. Questo perché è un dovere di tutti tenere accesa la memoria di luoghi che sono stati testimoni della storia e dei grandi cambiamenti culturali e sociali del nostro Paese. Luoghi che contribuiscono al prestigio dell'Italia e che vanno protetti per ciò che sono: dei monumenti storici.
Occorre, allora, che tutti si sentano parte di questo percorso, consapevoli che nei locali storici delle nostre città si coltivano umanità, emozioni, relazioni umane. Se ci sono uno stile di vita italiano e una cultura del bello il merito è anche dei locali storici. Se non facciamo qualcosa, il rischio concreto è quello di perdere un elemento identitario e unico che racconta ciò che siamo e che ci ha caratterizzato fino ad oggi.
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Alberto Lupini