Guide turistiche, un mondo out Necessario un sostegno concreto
Non si sa come e quando si potrà riprendere l’attività e senza aiuti economici da parte dello Stato il settore rischia di non sopravvivere. Senza stranieri si punta sul mercato interno
01 maggio 2020 | 14:10
di Gabriele Ancona
Chiuso il turismo, quello delle guide è un settore in crisi e dimenticato
«Saremo le ultime a riprendere la nostra attività – ha dichiarato a La Nazione Firenze Paola Migliosi, presidente di Confguide-Federazione guide turistiche italiane Confcommercio – Per questo chiediamo al Governo di non dimenticarsi di noi: a oggi il nostro settore è stato completamente dimenticato dal decreto. Nessuno di noi sa quando potrà riprendere la propria attività. Abbiamo chiesto e torniamo a chiedere un sostegno economico che non può essere limitato a un periodo, ma a tutto l’anno. Altrimenti per noi sarà difficile sopravvivere».
Su questa linea anche Valentina Grandi, presidente Federagit Confesercenti, Federazione italiana guide turistiche, accompagnatori e interpreti: «Chiediamo un sussidio che ci sostenga fino a quando ai turisti sarà garantita la sicurezza sanitaria necessaria per tornare ad ammirare le nostre meraviglie. Noi guide vogliamo riprendere a lavorare il più presto possibile, ma per la natura del nostro stesso lavoro saremo le ultime a ripartire. Ecco perché c’è bisogno di un sostegno concreto».
Una ferita aperta in un Paese che per sua natura è un polo di attrazione storico, artistico, archeologico, paesaggistico. Anche Milano, che prima di Expo 2015 veniva vissuta, per lo più, come snodo di transito per le città d’arte, negli ultimi anni è stata scoperta anche nella sua ricca dimensione culturale.
«La situazione è terribile – racconta Carmen Moscotti, presidente di Centro Guide Milano, storica associazione fondata nel 1960 – Avevamo prenotazioni già da ottobre, in abbondanza. Con tanti itinerari diversi nel cassetto, compresi quelli enogastronomici, sempre più apprezzati. Dal 25 febbraio sono però cominciate a piovere le cancellazioni, di mese in mese e le agenzie si stanno già orientando al 2021». Al Centro Guide Milano sono associate 55 guide turistiche, ma molti tra i soci sono anche accompagnatori, architetti, storici dell’arte, archeologi, esperti di musica. Il bacino di utenza sono agenzie, tour operator, istituzioni, enti pubblici, scuole e aziende.
La Fase 2 per le guide turistiche non si sa quando scatterà
«In questa fase di stallo – spiega Moscotti – ci stiamo promuovendo con dei tour on line su you tube, dove carichiamo delle “pillole” che presentano personaggi storici milanesi o lombardi. Un’iniziativa volta a captare l’attenzione del pubblico italiano, con la speranza che si attivi il turismo interno».
Anche Artema-Itinerari Culturali opera principalmente nella città di Milano.?Il gruppo, fondato 22 anni fa da Marina Fassera, è composto da 15 guide turistiche, da storici dell’arte, archeologi, laureati in discipline umanistiche e linguistiche, un mondo di professionisti che si rivolge a tutti coloro che condividono la passione per l’arte, la storia e la bellezza di questa città.
«A Milano ormai ci si ferma– racconta Marina Fassera – e il turismo straniero ormai cerca visite più approfondite, non sbrigative. Ma per nostra vocazione ci siamo da sempre orientati a un turismo interno. Saremmo quindi in controtendenza rivolgendoci agli italiani, alle associazioni culturali e in particolare ai milanesi. Siamo però in attesa delle decisioni del Governo e ci stiamo organizzando per sviluppare l’estate con “giri esterni” a Milano e dintorni. Distanza sociale, mascherine, guanti, auricolari usa e getta non sono un problema. Siamo in attesa di direttive anche per capire se musei, mostre, dimore storiche e chiese saranno accessibili. Stiamo progettando il futuro. Nel frattempo, per tenere i contatti con la clientela, che già riceve la nostra newsletter, organizziamo incontri sulla piattaforma Zoom e sul sito Artema mettiamo in condivisione contenuti frutto del nostro studio».
La Fase 2 per le guide turistiche non si sa ancora quando scatterà. È probabile che nessuna attività ludica di gruppo, anche se ristretta e in sicurezza, si potrà organizzare nelle settimane successive al 18 maggio. Quel che è certo è che per queste realtà il comun denominatore è quello di essere composte da partite Iva, che se hanno ricevuto i famosi 600 euro è già stato un successo. Per il resto è assenza di gravità.
Per informazioni: www.confguidenazionale.it www.federagit.it – www.centroguidemilano.net – www.visiteguidateamilano.it
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Alberto Lupini