Guerra e pandemia non spaventano il turismo: l’estate 2022 a livelli preCovid

Secondo l’indagine di Enit il nostro Paese dà segnali positivi, si stima un +324% nel mese di giugno rispetto al 2021 e un +222% rispetto a luglio

20 giugno 2022 | 15:59

L’Italia del turismo dà segnali positivi di ripresa. Secondo l'indagine commissionata da Enit l'Agenzia nazionale per il turismo, l’estate promette bene nonostante le tensioni internazionali. Le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono piuttosto in linea con i livelli pre-pandemia

L’estate 2022 per il turismo italiano torna ai livelli Pre-Covid

Secondo l'Ufficio Studi Enit le prenotazioni verso l’Italia continuano in confronto allo scorso anno anche rispetto a quelle registrate verso un campione di Paesi competitor.

Si stima un + 324% (su 2021) nel mese di giugno e +222% (sempre su 2021) nel mese di luglio. 

«L’esordio di un’estate che ci riporta a sentori pre pandemici e ad un futuro turistico con trend che pongono al centro la sostenibilità e il valore del viaggiare declinando elementi di personalizzazione dell’ offerta», ha dichiarato Roberta Garibaldi amministratore delegato di Enit

 

È aumentato anche il traffico aereo europeo

Il traffico aereo europeo è cresciuto costantemente da metà marzo ad inizio maggio. Le prenotazioni aeree mostrano anche una crescente domanda di viaggi intraeuropei e di voli dagli USA all'Europa. L'allentamento delle restrizioni di viaggio sta contribuendo alla normalizzazione dei viaggi (36 Paesi hanno revocato tutte le restrizioni di viaggio relative al COVID 19 a partire dal 13 maggio 2022).

 

 

La guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere

Per l'Enit la guerra in Ucraina ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni alberghiere ed extralberghiere che, nel 90% dei casi, sono state confermate per entrambi i periodi con predilezione di prenotazioni attraverso contatto telefonico e online. 

Si tratta soprattutto di coppie e famiglie seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere, mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi. Meno della metà (circa il 40%) delle strutture intervistate dichiara che la guerra in Ucraina sta avendo degli effetti sul proprio business.

Secondo gli operatori intervistati,  l'impatto maggiore delle tensioni internazionali si riflette e si rifletterà sull' aumento dei costi dell’energia e del gas che incidono sulla gestione della struttura.

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Alberto Lupini


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