Sì per ristoranti al chiuso, musei, centri culturali, palestre; no per ristoranti all'aperto, centri commerciali, bar al bancone. Il Green Pass dal 6 agosto è obbligatorio per molte attività a rischio assembramento, la sua estensione riguarda ad oggi la quotidianità di tutti i consumatori: è quindi necessario fare chiarezza su come si ottiene, quando e dove usarlo. Qui proponiamo una guida pratica e completa per comprendere tutto ciò che ruota attorno alla nuova certificazione verde.
Green Pass: come ottenerlo
La certificazione verde, indispensabile ad oggi per accedere a diversi servizi, è disponibile in diversi casi:
- Chi è guarito dal Covid-19 nei sei mesi precedenti;
- Chi è stato vaccinato con almeno una dose (il Green Pass in questo caso avrà validità dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino e fino al giorno della seconda dose);
- Chi ha completato il ciclo di vaccinazione (o dal 15° giorno successivo all'unica dose di vaccino, per chi ha avuto una precedente infezione di Covid), con durata di 9 mesi dalla data della seconda dose;
- Chi ha effettuato un tampone molecolare o rapido, con esito negativo (validità: 48 ore).
Chi rientra in una di queste casistiche, automaticamente riceve dallo Stato il Green Pass. In particolare, un messaggio di testo da parte del ministero della Salute indica le modalità per scaricare la certificazione digitale, così da mostrarla ad ogni evenienza.
Come scaricare il Green Pass
Per scaricarla, esistono 3 diverse modalità:
- Utilizzare l'authcode riportato nel messaggio di testo, insieme al codice della propria tessera sanitaria, sul portale www.dgc.gov.it. Qualora l'SMS non arrivasse, è possibile comunque ottenere l'authcode collegandosi al sito web;
- Accedere all'app Immuni;
- Attendere la notifica e accedere all'app IO;
Green Pass, fino al 31 dicembre
Al momento sarà necessario presentare la certificazione, ove richiesta, fino al 31 dicembre, "data di scadenza" dello stato di emergenza.
Può inoltre essere revocato: qualora il Servizio sanitario dovesse comunicare alla piattaforma nazionale la positività al Covid-19 di una persona vaccinata o guarita dal virus, la piattaforma revocherà il certificato verde.
Chi è esente dal Green Pass
Il Green Pass è utile a tutti i cittadini, a prescindere dal colore della zona in cui si trovano - bianca, gialla, arancione o rossa che sia. Tuttavia, esistono casi in cui il cittadino è esente dal vincolo della certificazione nelle attività in cui è richiesta. Questo è possibile solo con idonea certificazione medica. Per coloro che ne dispongono, per motivi di salute, verrà creata una certificazione digitale dedicata; fino ad allora i soggetti interessati possono presentare il certificato cartaceo in sostituzione.
Il Green Pass non è obbligatorio per i minori di 12 anni.
Dove è obbligatorio
I luoghi in cui, per decreto, il Green Pass è obbligatorio sono:
- Nei ristoranti e nei bar, al tavolo, al chiuso. In "ristoranti e bar" sono incluse tutte le attività affini, comprese sagre e fiere;
- Centri culturali e sociali - quindi, cinema, teatri, sale da concerto, eventi;
- Parchi a tema e di divertimento;
- Musei, mostre e luoghi della cultura;
- Allo stadio e agli eventi sportivi;
- In piscine e palestre (anche se situate all'interno di hotel o B&B). In questa categoria sono inclusi i centri benessere (anche in questo caso, comprese quelle all'interno di strutture ricettive);
- Nelle sale gioco e nelle sale bingo, nelle sale scommesse e nei casinò;
- Ai concorsi pubblici;
- Feste. Il Green Pass è richiesto anche per partecipare alle feste a seguito di cerimonie civili o religiose;
- In entrata e in uscita da zone rosse o arancioni.
Per accedere a questi servizi, è necessario possedere il Green Pass (tranne chi è escluso dalla campagna vaccinale, quindi chi dispone di un'idonea certificazione medica o i bambini al di sotto dei 12 anni). In ogni contesto, sarà un addetto ad essere predisposto al controllo.
In questa fase, il Green Pass verrà controllato attraverso l'app VerificaC19, che deve essere scaricata sul dispositivo. Il sistema di quest'app funziona senza una connessione internet e senza memorizzare informazioni personali.
Oltre al certificato, il consumatore deve mostrare un documento di identità. Serve a chi controlla per verificare che i dati presenti sulla certificazione siano corretti.
Si precisa che, in alcuni casi, come in quello dei ristoranti al chiuso, non è previsto alcun obbligo di controllo all'esercente. Il datore di lavoro deve solamente garantire il rispetto delle disposizioni anti-Covid.
Dove NON è obbligatorio
I casi/luoghi in cui, al momento, il Green Pass non è obbligatorio sono:
- Hotel e Bed & Breakfast;
- Nei supermercati e nei centri commerciali;
- Nei ristoranti all'aperto. Se si decide di pranzare o di cenare ad un tavolo fuori dalla struttura, allora è possibile farlo anche senza la certificazione, che è obbligatoria solo per strutture al chiuso;
- Nelle piscine all'aperto. Qui non è necessario esibire il Green Pass;
- Nei bar al bancone. Oltre che ai tavolini all'aperto, i consumatori potranno bere un caffè o mangiare uno snack anche nei bar al chiuso, ma severamente al bancone.
Casi particolari
- Non è necessario il Green Pass per i clienti di hotel e strutture ricettive che accedono ai servizi di ristorazione interni, anche se al chiuso. Chi invece non pernotta presso l'hotel, ma usufruisce come cliente esterno del ristorante dell'hotel dovrà presentare all'ingresso la certificazione.
- Ai bambini e ai ragazzi che vanno al centro estivo al momento non è richiesto il Green Pass, nemmeno per accedere alle sale di ristorazione al chiuso.
- Il Green Pass non è necessario per chi lavora in azienda, al momento; tuttavia, qualora il lavoratore volesse usufruire del servizio mensa interno all'azienda, allora dovrà presentare anche in questo caso il Greeen Pass.
- Se nelle piscine e nei centri benessere, il Green Pass è obbligatorio, fa eccezione il caso in cui si accede ai centri, ad esempio, termali solo per "usufruire dell'erogazione di prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative terapeutiche". In questo caso serve solo la prescrizione di uno specialista o del medico di base.
Mezzi di trasporto e viaggi, oggi
Per il momento il Green Pass non è necessario sui mezzi di trasporto di ogni tipo. Per quanto riguarda gli spostamenti a lungo raggio, quindi in altre regioni, non c'è necessità di alcuna certificazione se ci si sposta in zone bianche o gialle. Per entrare o uscire da zone rosse e arancioni, invece, serve la certificazione verde. Questo vale di norma per tutte le Regioni, a meno che una di esse, con ordinanza regionale, non abbia inasprito le regole d'accesso: per scoprirlo è necessario contattare la regione interessata allo spostamento.
Per spostarsi all'estero invece le regole cambiano. È necessario infatti presentarsi, al momento della partenza, muniti dei documenti necessari segnalati dalla compagnia aerea prima della partenza. Per volare in Europa, per la maggior parte degli Stati è sufficiente un documento d'identità e il Green Pass, ai quali però eventualmente bisogna aggiungere la compilazione di eventuali altri documenti (caso che quest'estate ha fatto parlare di sé è quello del Plf - Passenger Locator Form per la Grecia)
Mezzi di trasporto e viaggi, dall'1 settembre
Dopo il mese di ferie, con la ripresa delle attività, senza green pass non si sale a bordo di aerei, treni e navi. Per la precisione, il Green Pass diventerà obbligatorio su tutti i mezzi di trasporto a lunga e media percorrenza.
In particolare, per un volo aereo, il Green Pass sarà sempre necessario, sia per voli lunghi che brevi, anche se per una tratta nazionale e anche a bordo dei veivoli muniti di filtri che assicurano il ricambio dell'aria al 98%.
Per i treni, il Green Pass è necessario su tutti i trasporti a lunga percorrenza, compresa l'alta velocità e gli Intercity (compresi quelli notturni), con capienza aumentata dal 50% all'80%. Non sarà invece necessaria per salire a bordo di treni locali.
Il Green Pass sarà obbligatorio anche su tutti gli autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, a offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico, su un percorso che collega più di due regioni. Questa regola vale anche per gli autobus adibiti a noleggio con conducente. Esclusi da questa regola generale solo gli autobus urbani. Via libera senza certificazione anche per metropolitana e tram.
Obbligatorietà anche per navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale. Eccezion fatta per attraversare lo Stretto di Messina o per collegamenti in aliscafo con isole minori (considerati trasporto locale).
I controlli
L'obbligatorietà del Green Pass dal 6 agosto per alcune attività comporta chiaramente l'attivazione di controlli, per verificare il rispetto delle regole. Nel caso vengano infrante, ci saranno delle sanzioni.
I controlli per verificare la validità e l'autenticità del Green Pass saranno effettuati, come stabilito dal decreto, tramite l'app VerificaC19, sviluppata dal ministero della Salute attraverso Sogei. L'esercente in particolare attraverso l'app dovrà inquadrare il QR code del cliente: se il Green Pass è valido comparirà una spunta verde, il nome e il cognome della persona e la sua data di nascita. Il controllo verrà completato con il documenti di identità. Quest'app riconosce i Green Pass falsi, scaduti, non ancora attivati o non validi perché in quel momento non sono ancora passati i 15 giorni dalla somministrazione della prima dose.
Multe e sanzioni
Nel caso si acceda a luoghi o eventi per cui il Green Pass è obbligatorio, sprovvisti della certificazione, a rischiare multe salate non sono solo i singoli consumatori, ma anche i gestori delle attività, che vengono giudicati responsabili.
Il decreto prevede multe che vanno dai 400 ai 1000 euro, sia a carico dell'esercente che del cliente.
Inoltre, in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
Le sanzioni sono previste anche per la falsificazione del Green Pass, sia per i documenti cartacei che per quelli digitali.
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Alberto Lupini
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