«Il turismo italiano dà sempre di più il buon esempio - spiega il presidente Enit - Agenzia Nazionale del Turismo
Giorgio Palmucci - sta procedendo con il gioco di squadra e la sinergia di tutti gli attori coinvolti. Enit punta a rafforzare ulteriormente questa capacità di fare sistema attraverso una regia comune. Un lavoro iniziato 100 anni fa e che verrà ricordato proprio quest’anno in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Agenzia il 22 novembre. L’Italia con i suoi 429 milioni di presenze e una spesa di 41,7 milioni di euro può rappresentare un modello a cui tendere da parte di tutta la rete globale della filiera. Enit ringrazia tutti coloro che ogni giorno, ciascuno con le proprie mansioni, contribuisce a rendere eccellenti gli ingranaggi del settore con un’offerta sostenibile e di qualità».
Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata del turismo
Il settore, questo è quello che emerge dalle cifre, è responsabile del 10% dei posti di lavoro nel mondo ed è anche parte dell’ottavo Obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Onu per la sua capacità di creare impieghi dignitosi e significativi per la vita delle persone. Solo in Italia, secondo Iriss-Cnr, il turismo vale 100 miliardi di euro. Nel mondo siamo a quasi 9mila miliardi con quasi 320 milioni di posti di lavoro collegati (dati World Travel & Tourism Council).
Un dato che spicca è quello che riguarda l’andamento del turismo negli anni successivi alla crisi. Dopo il 2010 il numero degli arrivi turistici internazionali è cresciuto del 4% o anche oltre. Nel 2018 a muoversi sono 1,4 miliardi di persone ogni anno, considerando i cosiddetti “overnight visitor”: un traguardo tagliato con due anni di anticipo rispetto alle previsioni fatte dalla stessa Unwto nel 2010. Quanto pesa il turismo per il lavoro, per l’economia globale, per l’emancipazione e per i territori? Tanto. Tantissimo. Lo spiegano i dati diffusi dalla Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite che dal 1980 celebra il 27 settembre la Giornata mondiale del turismo. Il settore, questo raccontano quelle cifre, è responsabile del 10% dei posti di lavoro nel mondo ed è anche parte dell’ottavo.
Sul fronte dei giovani e delle donne, infine, il turismo è un settore-chiave. Già ne impiega più che gli altri campi: il 47% nei lavoratori del settore nei Paesi dell’Ocse ha fra i 15 e i 34 anni, quando la media per gli altri ambiti è del 32%. E sempre nei Paesi Ocse il 60% dei posti è occupato dalle donne, con una differenza di 13 punti rispetto al settore dei servizi e di 17 a tutti i comparti nel loro complesso. I dati dell’Unwto/UNWomen mostrano dunque la centralità dell’imprenditoria femminile: nell’ambito degli hotel e dei ristoranti le imprenditrici sono il 36%, ben oltre il 22% della media generale.
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Alberto Lupini