Garda, prenotazioni dalla Germania Buon segno per la stagione al via

Notizie incoraggianti per le località di lago del Bresciano: Gardone Riviera ha ricevuto per il 10° anno la bandiera blu, intanto aumentano le prenotazioni per luglio e agosto

15 maggio 2020 | 16:05
di Renato Andreolassi
Gli albergatori e gli amministratori pubblici della sponda lombarda del lago di Garda cominciano, forse, a vedere il bicchiere mezzo pieno. Due i motivi: Gardone Riviera, per il 10° anno consecutivo, ha ottenuto la "Bandiera Blu" per l'ottima qualità delle acque e dei servizi; la seconda notizia - ancor più interessante - è che i turisti tedeschi sono tornati a chiedere di poter prenotare le vacanze nei mesi di luglio e agosto.


Uno scatto dalla sponda bresciana del lago di Garda

Lo conferma Corrado Molignoni, presidente del Carg (Consorzio albergatori e ristoranti del Garda): «Assistiamo ad un ritorno di interesse e attenzione per le nostre località turistiche - afferma Molignoni - le principali strutture ricettive sono ancora chiuse a causa dei provvedimenti statali e regionali per contenere il coronavirus, ma dalla Germania molte agenzie premono per poter prenotare i soggiorni nei mesi estivi. Attendiamo notizie in merito alle riaperture previste dal 18 maggio in poi (a Cesenatico, hotel e spiagge hanno il via libera ufficialmente dal 28 maggio). I nostri associati, dopo aver perso tutte le vacanze pre e post pasquali, sono pronti a ripartire contando sugli incentivi governativi».

E aiuta pure la Bandiera Blu - merito anche dell'impegno dei residenti - di Gardone a rilanciare il più grande lago italiano, che certo non farà i 7 milioni di presenze dello scorso anno, nella riviera bresciana. Da Sirmione a Desenzano (dove il sindaco è più prudente) fino a Manerba, Salò, Gargnano e Limone e in Valtènesi, ritorna insomma un po' di ottimismo.

Da non sottovalutare un pericolo già segnalato e attenzionato dal prefetto di Brescia Attilio Visconti e dalla Dda, sul rischio di infiltrazioni della mafia e della malavita, nel tentativo di acquistare attività turistiche e commerciali entrate in crisi. I segnali già ci sono, di "strane" telefonate. «Sono apparsi cartelli riguardanti la vendita di alcune attività - conferma Molignoni - Ma il rischio più reale e concreto è che dall'estero vengano imprenditori e agenzie a fare shopping, a basso costo, delle nostre strutture ricettive e alberghiere». Attenzione alta quindi.

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Alberto Lupini


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