Galli duro sul piano vaccini: «Inutili le dosi a chi è già guarito»

L'infettivologo critica il piano del Governo che prevede di vaccinare anche chi ha già contratto il virus ed è guarito. il collega Pregliasco indica la linea delle due dosi. Intanto il tasso di positività cresce

14 gennaio 2021 | 18:21
La questione vaccini si fa sempre più calda. Tra i “no vax” che diffondono le loro verità su effetti, contenuti, rischi e il Governo che non sembra avere ancora le idee chiare si mettono anche i cosiddetti esperti (medici, virologi) che ogni giorno dicono la loro su cosa bisognerebbe fare.

Il tutto mentre il bollettino di oggi parla di 17.246 nuovi casi, +0,7% rispetto al giorno prima (ieri erano +15.774), mentre i decessi odierni sono 522, +0,6% (ieri erano +507), per un totale di 80.848 vittime da febbraio. I tamponi sono stati 160.585, ovvero 14.844 in meno rispetto a ieri quando erano stati 175.429. Mentre il tasso di positività è del 10,7% (l’approssimazione di 10,73%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 10 sono risultati positivi.


Massimo Galli

Galli: Inutile vaccinare chi ha già fatto il Covid
L’ultimo in ordine di tempo ad esprimere il suo parere sulla campagna è stato l’infettivologo Massimo Galli: «Stanno vaccinando chi è guarito dal Covid, sono fuori di me». Il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano parlando su La7 ha detto: «L'idea dei colori è sbagliata, è fallito l'obiettivo di contenere l'infezione. Come si apre, il virus rialza la testa. Francia e Spagna meno colpite di noi? Succedeva la stessa cosa qualche mese fa, erano avanti a noi di 2 settimane. Questi continui “stop and go” non aiutano, poi c'è qualche variante che non invita a grande ottimismo. Il vaccino è una exit strategy, oltre alle misure di contenimento».

«Sul vaccino sento alcune sciocchezze, come il fatto che si stanno vaccinando persone già guarite. Abbiamo 4 milioni e 400mila dosi per i già immunizzati? Magari l'immunità non dura, ma guardiamola questa cosa. Le reazioni avverse le abbiamo viste in quelli che il virus l'hanno già preso. Cerchiamo di essere capaci di fare le cose. Sennò facciamo disastri».

Pregliasco: Vaccino è sicuro
Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene e Medicina preventiva all’Università Statale di Milano, in un’intervista rilasciata a il Sussidiario ha invece osservato: «Sono convinto che sia necessario usare lo schema tipo», usare una singola dose invece che due potrebbe facilitare «l’insorgenza di varianti» anche se «per ora bisogna seguire le indicazioni che arrivano dalle società produttrici dei vaccini».

Il Comitato inglese sui vaccini si è espresso in modo contrario sull’unica dose ipotizzata dal direttore del Mario Negri, Giorgio Remuzzi perché si tratta di una soluzione emergenziale che è sperabile non si debba mai adottare, perché non mancano i dubbi sulla sua efficacia. Mentre sostiene che non sia affatto certo che utilizzando una sola dose su più soggetti, si potrebbero arginare gli effetti della terza ondata che, per altro, non è detto che sia pesantissima.

Alla domanda se dobbiamo fidarci di questi vaccini, Pregliasco risponde: «Assolutamente sì. Quello che dicono test clinici e autorità regolatorie è il punto fondamentale che garantisce trasparenza e correttezza. È importante anche per impostare una campagna persuasiva di comunicazione alla vaccinazione anche verso coloro che si mostrano scettici sui vaccini di Pfizer e Moderna».

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Alberto Lupini


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