Fondo salva Made in Italy, ci siamo: ecco come funzionano i rimborsi

Risorse per 600 milioni ai ristoratori. Che possono chiedere contributi da 1.000 a 10mila euro per acquisti di prodotti vitivinicoli, Dop e Igp e non solo. Domande da presentare dal 15 al 28 novembre

16 novembre 2020 | 13:31
In tempi di crisi ogni aiuto torna utile. E mentre si discute ancora di decreto ristori (dopo il primo, il bis, ora probabilmente pure il ter) e di manovra di bilancio, è partito anche il "salva Made in Italy". Cioè un fondo dedicato al mondo della ristorazione, tra i più colpiti dall'emergenza coronavirus, che garantisce ai titolari delle attività dei rimborsi per gli acquisti di prodotti 100% Made in Italy.

Un sostegno alla filiera agroalimentare e al settore dell'Horeca (hote, ristoranti, café), comparti che stanno particolarmente soffrendo le restrizioni e le chiusure imposte per cercare di contenere la diffusione della pandemia.

La ministra Teresa Bellanova lo ha definito «un segnale concreto alle aziende, alle donne e agli uomini che ci lavorano quotidianamente e a tutta la filiera agroalimentare in questo momento difficile per il mondo della ristorazione». Con l'obiettivo di rilanciare «gli acquisti di prodotti agroalimentari Made in Italy di qualità», impedendo «lo spreco alimentare». Insomma un modo per «investire sul cibo» e «portare in tavola il futuro». Al di là degli slogan, ecco nel dettaglio come funzionaquesto strumento.



Stanziati dal governo 600 milioni per il fondo ristorazione "salva Made in Italy"

Cos'è il fondo

  • Come si legge nei documenti del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, sono stati stanziati 600 milioni di euro per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy.
  • Le ristoratrici e i ristoratori possono richiedere contributi a fondo perduto per un minimo di 1.000 e un massimo di 10mila euro.
A chi è rivolto
Possono accedere al contributo ristoranti, pizzerie, mense, servizi di catering, agriturismi e alberghi con somministrazione di cibo con i seguenti codici Ateco:
  • 56.10.11
    (ristorazione con somministrazione)
  • 56.29.10
    (mense)
  • 56.29.20
    (catering continuativo su base contrattuale)
  • 56.10.12
    (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole)
  • 56.21.00
    (catering per eventi, banqueting)
  • 55.10.00
    (alberghi limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo)

Quando presentare la domanda
È possibile presentare la domanda dal 15 novembre al 28 novembre 2020 (termini prorogati al 15 dicembre). L’ordine di presentazione della domanda non dà diritto ad alcuna prelazione sulla erogazione del contributo che verrà concesso solo in base alla corretta compilazione della domanda.

Come ottenere il fondo

  1. Presentando la domanda online, sul sito www.portaleristorazione.it.
  2. Di persona, presso uno dei 12.809 uffici postali presenti sul territorio italiano.

Quali prodotti sono ammessi
I prodotti che rientrano nel fondo ristorazione sono tutti quelli acquistati con documentazione fiscale, a partire dal 14 agosto 2020 che provengono dalle filiere agricole e agroalimentari Made in Italy. Sono inclusi:

  • Prodotti vitivinicoli
  • Pesca e acquacoltura
  • Prodotti Dop e Igp
  • Prodotti che valorizzano la materia prima del territorio

Le domande che contengono l'acquisto di prodotti Dop e Igp e prodotti ad alto rischio spreco sono considerate prioritarie nell'assegnazione delle risorse.

Come funziona

  1. Presentazione della domanda online o presso un ufficio postale, in seguito ad acquisto, con documentazione fiscale, effettuato a partire dal 14 agosto 2020.
  2. Dopo un primo controllo sarà versato un anticipo del 90% degli acquisti effettuati, tramite bonifico di Poste italiane.
  3. Il ristoratore deve presentare la quietanza di pagamento degli acquisti fatti.
  4. Al termine di questi passaggi sarà saldato anche il restante 10% del totale del contributo concesso, sempre tramite bonifico di Poste italiane.

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