Finge un infarto pur di non pagare il conto: la truffa in almeno 20 ristoranti

Un lituano in Spagna nell'ultimo anno avrebbe inscenato una ventina di malori e infarti pur di non saldare il proprio conto con i ristoranti in cui aveva mangiato. Alla fine, invece dell'ambulanza, è arrivata la polizia

20 ottobre 2023 | 11:45

Infarti e malori inscenati al termine di pranzi e cene pur di non saldare il proprio conto. Un lituano in Spagna ci aveva preso gusto, ma alla fine è stato beccato dalle autorità. Da agosto abbiamo puntualmente denunciato casi in cui clienti italiani, o clienti stranieri in vacanza in Italia, al termine di un pranzo o di una cena al ristorante se la sono svignata pur di non pagare il conto. In principio fu un gruppo di nostri connazionali in visita in Albania, poi episodi analoghi sono stati registrati a Malta, Terni, Tropea, per non parlare poi di Napoli e Como dove i ‘fuggiaschi’ a quanto pare fossero dei turisti esteri

Il caso che sta facendo il giro del mondo, confermato anche da autorevoli testate nazionali (El País e dall'agenzia di stampa spagnola Efe), forse però per “ingegno” quantomeno batte tutti. In Spagna, nei pressi di Alicante, pare infatti come lo stesso cliente abbia ideato uno stratagemma decisamente stravagante pur di non saldare i propri conti. Perché sì, si parla di più di un ristorante vittima delle sue furbate. Un avventore, tale Aidas J. (cinquantenne lituano), solo nell’ultimo anno pare abbia finto una ventina di infarti, o comunque malori, al fine di non pagare il conto della cena. 

Finge il malore al ristorante, ma invece dell’ambulanza arriva la polizia

E sembra come il suo metodo abbia funzionato per non poche volte, fino a quando il titolare di un ristorante, insospettitosi (pare come la sua foto ‘segnaletica’ iniziasse a girare tra i locali della zona), per non farsi ingannare abbia chiamato la polizia invece dell’ambulanza. Una volta arrivate sul posto (El Buen Comer, il nome del ristorante) l'uomo è stato riconosciuto dalle autorità locali. I ristoratori hanno detto che Aidas non parlava bene lo spagnolo ma che capiva bene tutto. Dato che il fatto è avvenuto in Spagna, non sappiamo con esattezza cosa preveda il codice penale nazionale per casi del genere. Sappiamo, però, quello che rischia un cliente in Italia per insolvenza fraudolenta.

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Alberto Lupini


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