Farinetti scopre il turismo, ma il suo Grand Tour non parte ancora
«Sono per il turismo di massa» ha detto Oscar Farinetti, ma slitta ancora l'apertura del Grand Tour Italia, il progetto che deve far dimenticare Fico, il cui obiettivo - non raggiunto - era quello di raddoppiare i turisti in Italia
Arriva da Genova l'endorsement di Oscar Farinetti, a favore del turismo di massa. Parlando a degli studenti, il fondatore di Eataly si è detto «totalmente per il turismo di massa», volano per l'economia italiana e capace di far scoprire le eccellenze del nostro Paese, anche quelle enogastronomiche. Non proprio una novità, né nell'assunto né nelle attività conseguenti, tanto che Fico, il progetto avviato con Coop dallo stesso Farinetti, andava in quella direzione. Il flop dell'iniziativa aveva spinto il fondatore di Eataly a ripensarlo, puntando su un nuovo nome e un nuovo format: il Grand Tour Italia.
Farinetti e il turismo, un rapporto difficile
Al Teatro della Tosse a Genova nell'ambito di Orientamenti, Farinetti ha incentrato il proprio intervento su un concetto chiaro: provarci è più importante che farcela. Un messaggio che voleva essere certamente positive per i ragazzi, ispirato da Leonardo da Vinci che nella vita ha lasciato incmpiute «sei opere su 10».
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Allo stesso modo, però, dopo le difficoltà di Eataly, di cui Farinetti ha ceduto il 52% al finanziere Andrea Bonomi, Farinetti si è dovuto scontrare con il flop di Fico Eataly World, il parco agro-alimentare alle porte di Bologna che, negli intenti del fondatore, avrebbe aiutato a portare i turisti in Italia da «50 a 100 milioni». Era il 2017, ma cinque anni dopo la società di gestione aveva chiuso il bilancio in rosso, con una perdita di oltre 6 milioni e debiti per 18 portando alla chiusura del locale.
Il Grand Tour Italia di Farinetti ancora non parte
Farinetti aveva quindi fatto ammenda, e progettato il rilancio: «Rappresenterà il viaggio nell'Italia e nelle regioni: si entrerà in Val d'Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane. Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo Slow Food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche… sarà una cosa strepitosa, bellissima».
Un viaggio che sarebbe dovuto partire il 26 aprile e che invece è slittato a data da destinarsi. Secondo quanto riporta Bologa Today, ai sindacati, è stato comunicato che l'inaugurazione avverrà «non prima del 30 maggio».
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Alberto Lupini
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