Evasione del canone Rai nelle locazioni brevi: un danno per il turismo tradizionale
L'evasione del canone Rai nelle locazioni brevi è un problema serio. Uno studio di Federalberghi rivela che solo una minoranza paga, creando una concorrenza sleale con le strutture tradizionali
L’evasione del canone Rai nelle locazioni brevi rappresenta un ulteriori problema serio per il settore turistico tradizionale. È necessario intervenire con urgenza per contrastare questo fenomeno e garantire condizioni di concorrenza più equa tra tutti gli operatori. La proposta di Federalberghi, basata sul principio “pagare meno, pagare tutti”, rappresenta un primo passo importante in questa direzione.
Affitti brevi e canone Rai, chi paga?
Un recente studio condotto da Federalberghi, in collaborazione con due istituti di ricerca, ha infatti evidenziato un’ampia evasione del canone Rai da parte degli operatori del settore. Secondo i dati raccolti, solo una minoranza degli appartamenti destinati agli affitti brevi verserebbe regolarmente il canone speciale, previsto per tutti coloro che detengono apparecchi radiotelevisivi al di fuori dell’ambito familiare. Questo comporta un danno economico significativo per le casse dello Stato e crea una concorrenza sleale nei confronti delle strutture ricettive tradizionali, che sono tenute a pagare regolarmente il tributo.
L’analisi dei bilanci Rai ha mostrato un aumento del gettito del canone speciale negli ultimi anni, ma l’incremento è stato inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe considerando la crescita esponenziale delle locazioni brevi. Attualmente, nella migliore delle ipotesi, solo il 18,3% degli appartamenti che hanno un televisore (88.000 su 480.000) ha pagato il canone speciale. L’evasione può essere quindi stimata in almeno 80 milioni di euro all’anno. Una vera e propria beffa per gli alberghi, che pagano in media più di 1.000 euro per anno e in alcuni casi arrivano a pagarne quasi 7.000.
Affitti brevi e canone Rai, riequilibrare il sistema
Di fronte a questa situazione, Federalberghi ha presentato una proposta al governo per contrastare l’evasione e riequilibrare il sistema. L’associazione propone di destinare i proventi derivanti dal contrasto all’evasione a una riduzione generalizzata del canone speciale, a beneficio di tutte le attività soggette al pagamento, incluse le strutture ricettive tradizionali.
La proposta di Federalberghi si basa sul principio dell’equità fiscale. Tutti gli operatori del settore turistico, sia quelli tradizionali sia quelli che operano nel settore delle locazioni brevi, dovrebbero contribuire allo stesso modo al finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo.
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini