Un’estate al cinema a prezzo scontato. Con appena 3,50€ si può godere di un film in sala grazie alla recente campagna promossa anche dal ministero della Cultura per favorire il ritorno della gente davanti al grande schermo. Uno dei temi collaterali alla visione di una pellicola al cinema è quello legato al cibo da poter consumare dalla propria poltrona: i clienti sono obbligati a mangiare ciò che la sala offre (patatine, pop corn, hot dog e simili) oppure in determinati casi si può portare qualcosa da casa (o da un generale esercizio esterno)?. E c’è rischio di essere richiamati dal personale in tal caso? Andiamo a vedere cosa specifica la legge in merito.
Cibo in sala: se non si vende non si può mangiare
È capitato a tutti almeno una volta: essere al cinema, desiderare qualcosa da sgranocchiare durante il film ma bloccarsi di fronte ai prezzi di patatine, pop corn e altri stuzzichini (e vari cibi non proprio salutari) venduti all’ingresso. Poco o nulla al di sotto dei 5 euro, da aggiungere eventualmente al già non economico biglietto (che in alcuni casi costa più di i 10 euro). Da qui un pensiero, probabilmente, comune: si può portare il cibo da casa, per risparmiare qualcosina e gravare meno sul portafoglio? Ebbene: non c’è una legge o una disposizione che obbliga i clienti a dover mangiare necessariamente i cibi proposti al cinema.
Quindi, in poche parole, il pubblico potrebbe anche portare con sé (nei limiti dell’adeguato, si intende, e senza esagerare) qualcosa da casa, come panini per l’appunto o anche patatine. Questo vale nelle sale in cui è già prevista la vendita e somministrazione di alimenti. A tal proposito è particolarmente chiaro quanto affermato sul sito Laleggepertutti, nel quale si informa anche come l’eventuale cartello posto all’ingresso del cinema in cui si fa divieto di introdurre cibi dall’esterno non abbia alcun valore giuridico.
“La società proprietaria della multisala - si legge sul portale - non può vietare agli utenti di accedere alle sale con alimenti acquistati fuori dagli spacci interni alla struttura. Questo comportamento sarebbe in contrasto con i diritti di libertà riconosciuti ai cittadini dalla Costituzione”. E a tal proposito, non sarebbe “valida” nemmeno un’eventuale perquisizione da parte del personale del cinema per controllare se siano stati portati da fuori snack o stuzzichini. Qui, va detto, interviene il buon senso delle persone: ok essere liberi di portare nel cinema cibo acquistato altrove, ma meglio non esagerare e pur sempre rispettando il nostro vicino di poltrona.
Diverso invece il discorso in caso di cinema in cui, magari per motivi di decoro e igiene, sia vietato a prescindere consumare cibi in sala. In questo caso, quindi, nulla di edibile è venduto all’interno della struttura, e nessun alimento può essere introdotto dall’esterno. L’importante è che il regolamento sia ben visibile al momento dell’acquisto del biglietto d’ingresso, così che il cliente sia subito informato delle disposizioni generali della struttura.
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Alberto Lupini
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