L'estate è entrata nel vivo e, al netto delle preoccupazioni legate alla guerra e agli strascichi della pandemia, sarà la tanto attesa estate della ripartenza, dopo due anni di Covid. A dimostrarlo sono i numeri, sicuramente positivi, tracciati dall'Osservatorio di Confturismo, che confermano quanto già accaduto durante la Pasqua e con il ponte del 2 giugno, che avevano mostrato i primi segnali del ritorno alla normalità. Per interderci, a giugno l'indice di propensione al viaggio ha raggiunto quota 72, un punto sopra lo stesso mese del 2019.
Ma come saranno le vacanze degli italiani nell'estate 2022?
Vacanze 2022: partono in 28 milioni
Un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto. Sono questi i programmi di circa 28 milioni di italiani che faranno le vacanze una o più volte, tra giugno e settembre, per un totale di 62,8 milioni di partenze, inclusi coloro che andranno all’estero e chi, per diversi motivi, non soggiornerà in strutture turistico ricettive. Ci sono, quindi, i presupposti per un’estate in linea con quella del 2019, se non addirittura al di sopra, a meno che la diffusione di Omicron 5 non smorzi gli entusiasmi.
Il budget guida nella scelta della destinazione
I vacanzieri spenderanno a testa quasi 300 euro per un week end, 540 euro per una vacanza tra 3 e 6 giorni e 1.250 per la vacanza principale, quella di 7 giorni o più, riversando complessivamente nell’economia nazionale, con i loro acquisti, circa 47 miliardi di euro tutto compreso (trasporto, soggiorno, ristorazione, intrattenimento, shopping, ecc.).
E il budget di spesa risulta essere il primo elemento con cui gli intervistati fanno i conti, citato come motivazione di scelta della destinazione di viaggio dal 19,3% del campione, seguito dalla ricchezza delle attrattive del luogo e dalla qualità del paesaggio, rispettivamente al 13,5% e al 12,1%.
Metà dei vacanzieri hanno già deciso tutto
Un italiano su due ha già deciso e fissato tutto: il 16% risponde di non avere bisogno di prenotare perché sceglierà una soluzione propria o andrà da amici o parenti, mentre il 31% ha già prenotato i servizi che gli servono. Del restante 50%, metà sono già attivi nel controllo delle disponibilità di strutture ricettive e mezzi di trasporto mentre gli altri ancora stanno decidendo. La prima ad essere concretamente programmata è la vacanza principale, quella di 7 giorni o più, come ha già fatto il 73% degli intenzionati ad andare via a luglio e il 65% dei vacanzieri di agosto.
Si sceglie l'Italia: domina la Puglia
Il mix delle destinazioni torna ad essere quello classico del periodo: 80% in Italia, 20% all’estero. Sul primo versante, grande successo della Puglia, in vetta alla classifica delle preferenze, seguita da Sicilia e Toscana ma con ottime performance anche di Emilia-Romagna, Sardegna e Calabria. All’estero si prediligono Grecia in prima battuta e, a seguire con un po’ di distacco, Spagna, Francia e Croazia. Sono scelte che ci parlano di una grande voglia di mare, che in effetti gli intervistati indicano come destinazione preferita nel 57% dei casi, seguito a distanza da montagna e città d’arte, tra il 13% e l’11% delle preferenze.
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Sono tornati anche gli stranieri
E se il quadro italiano è senza dubbio positivo, una spinta importante al turismo estivo la sta dando anche il ritorno degli stranieri nelle località balneari. Si registra infatti, secondo quanto riferito dal Sindacato Italiano Balneari, un ritorno di tedeschi, austriaci, svizzeri, polacchi, ungheresi, francesi e spagnoli che privilegiano i litorali del nord e delle isole. Benino gli americani, totalmente assenti i russi (un duro colpo per molte località in quanto hanno un'alta propensione alla spesa).
Il risultato? Un boom di presenze nelle spiagge: Campania e Puglia fanno registrare un +40% rispetto allo scorso anno, seguono Toscana con +30%, Liguria ed Emilia Romagna con +25%, bene anche le Isole maggiori con +25%.
L'ottimismo del ministro Garavaglia
«A fine anno è credibile che raggiungeremo i numeri del 2019, se non di più in alcune regioni e località - ha sottolineato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a margine del Global Youth Tourism Summit organizzato dal ministero del Turismo con l'Unwto e l'Enit a Sorrento - E questo considerando che nei primi mesi dell'anno c'erano ancora le restrizioni è un risultato davvero eccezionale. Ma noi ora dobbiamo stabilizzare questi numeri, anzi crescere ulteriormente nei prossimi anni».
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Alberto Lupini
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