Enoturismo, l’Italia è il Paese dei sogni
La ricerca “The Wine Lover’s Index” pubblicata dal portale internazionale Bounce vede il nostro Paese al vertice. Analizzati consumo, produzione, uve autoctone e tour enologici. Siamo la migliore destinazione
Ma uscendo dall’autoreferenzialità, l’enoturismo italiano piace o non piace nel mondo? Cosa pensa chi ama l’esperienza di provare cose nuove: dai tour nei vigneti alle degustazioni dei vini, dalla riscoperta degli autoctoni alla conoscenza dei piccoli marchi delle famiglie dei vitivinicoltori? La ricerca “The Wine Lover’s Index” pubblicata nei giorni scorsi da Bounce (portale turistico internazionale) attesta che l'Italia è il miglior Paese per l'enoturismo.
Italia, Portogallo, Spagna
In particolare lo studio, fresco di stampa, analizza fattori come il consumo e la produzione di vino, il numero di vigneti e dei tour enologici così come il costo medio di una bottiglia di vino, per rivelare la migliore destinazione da visitare in vacanza. L’Italia è al top con oltre 400 varietà di uve autoctone: c'è un vino per tutti i gusti. Non solo. Il nostro Paese è anche il più grande produttore di vino nella classifica. Il Portogallo si piazza al secondo posto grazie ai tanti tour enologici studiati, oltre a essere il più grande consumatore di vino: 47 milioni di ettolitri per 100.000 persone. Al terzo posto c'è la Spagna, che ha la più alta superficie vitata della lista, con 968,4 mila ettari dedicati alla viticoltura. Tuttavia, è al secondo posto nella quantità di vino prodotto a causa delle condizioni aride di alcune delle sue regioni vinicole.
Le motivazioni per il podio
I redattori dello studio di Bounce rilevano: “L'Italia è la patria di alcune delle più antiche regioni produttrici di vino del mondo, la più famosa è il Veneto. L'Italia è al primo posto della nostra classifica. Con circa 400 varietà di uve originarie del Paese, c'è un vino per tutti i gusti. È anche il più grande produttore di vino nella nostra classifica producendo 0,82 litri a persona”.
Riguardo il Portogallo riguardo si legge: “Questo Paese ha due regioni produttrici di vino designate come siti del patrimonio mondiale dell'Unesco, una delle quali produce il vino più riconosciuto del Portogallo, Port, dal nome della città di Porto. Questa reputazione internazionale per la produzione di vini unici potrebbe essere la ragione per cui questo Paese ha anche il maggior numero di tour del vino. Il Portogallo è anche il maggior consumatore di vino della nostra lista, con il Paese che beve 0,47 litri a persona”.
Per Spagna queste le ragioni principali che valgono il terzo posto in classifica: “Ospita 12 principali regioni vinicole che producono la maggior parte dei loro vini, tra cui Cava, Rioja e il vino liquoroso unico nella provincia di Cadice. La Spagna ha la più alta quantità di terreno per vigneto della classifica, con 968,4 mila ettari dedicati alla viticoltura. Tuttavia è al secondo posto per quantità di vino prodotto a causa delle condizioni aride di alcune delle sue regioni vinicole”.
Francia e Nuova Zelanda
Al quarto posto c’è la Francia di cui si dice: «È la fonte di alcuni dei vitigni più popolari per la vinificazione i cui emblemi sono Borgogna, Bordeaux e Champagne. Nonostante la sua reputazione di prestigioso Paese produttore di vino, la Francia ha relativamente pochi tour del vino, sebbene sia ancora popolare a livello nazionale con una media di 0,39 litri per persona bevuti all'anno». Quinto posto in classifica per la Nuova Zelanda: «I vini della Nuova Zelanda sono esplosi in popolarità negli ultimi 20 anni, causando una rapida espansione del loro mercato. Questo Paese è noto principalmente per la produzione di Sauvignon Blanc e Pinot Nero, entrambi originari di Marlborough, la più grande regione vinicola della Nuova Zelanda. La Nuova Zelanda offre 4.062 tour del vino (al terzo posto assoluto in classifica) e conta 40mila ettari dedicati alla viticoltura».
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Alberto Lupini