Sinner primo tennista italiano numero 1 al mondo: ecco la sua dieta

Jannik incornicia un 2024 memorabile conquistando anche le Atp Finals di Torino. L'altoatesino - vincitore di Australian Open, US Open, 4 Masters 1000 e due Atp 500 - resta saldamente numero 1 al mondo . Il suo successo è frutto anche di una dieta studiata (anche con qualche sgarro) per ottimizzare le performance. Dunque, scopriamo insieme la sua alimentazione

04 giugno 2024 | 17:15

Aggiornato il 18/11/2024 alle ore 15:31 

Un 2024 da incorniciare per Jannik Sinner, che continua a scrivere la storia del tennis italiano. Infatti, dopo il successo agli Australian Open (28 gennaio), agli Atp 500 di Rotterdam (18 febbraio), ai Masters 1000 di Miami (31 marzo), agli Atp 500 di Halle (23 giugno), ai Masters 1000 di Cincinnati (19 agosto), agli US Open (8 settembre) e ai Masters 1000 di Shanghai (13 ottobre), l'altoatesino ha conquistato anche le Atp Finals di Torino (17 novembre), davanti al suo pubblico. Successi che gli permettono di restare ancora il numero uno del mondo (seguito nel ranking Atp dal tedesco Alexander Zverev e dallo spagnolo Carlos Alcaraz). E come ogni sportivo vincente, Sinner segue una dieta particolare volta a migliorare le proprie performance sul campo. Dunque, scopriamo insieme alcuni ingredienti della dieta di Jannik (con qualche sgarro, che non fa mai male dopotutto) e i suoi segreti.

I segreti e la dieta di Jannik Sinner, il tennista numero uno al mondo

1. Sinner e l'amore per le carote

Jannik Sinner, noto per il suo fisico impeccabile, ha sempre dichiarato di amare il gusto delle carote. Durante le partite, è solito consumarle durante il cambio campo. Una passione per le carote che ha generato un seguito di fan entusiasti che si autodefiniscono i "Carota Boys": cinque ragazzi che, ispirati dalla capigliatura rossa di Sinner, si vestono come gli ortaggi durante le sue partite, diventando un fenomeno virale e un'attrazione durante i match.

Le carote sono ricche di betacarotene, che il corpo converte in vitamina A, favorendo la salute della vista e della pelle. Sono una fonte di fibre, antiossidanti e vitamine come la C, contribuendo alla salute del sistema immunitario e alla digestione.

2. Fish & chips

Nonostante l'amore per le carote, Jannik specifica di non voler troppa verdura nel suo piatto. L'altoatesino, infatti, non disdegna di concedersi qualche fish & chips, piatto che ha imparato ad amare durante i suoi viaggi nel mondo del tennis e che consuma regolarmente poiché fornisce proteine magre e acidi grassi omega-3 benefici per la salute, provenienti dal pesce.

3. No agli insetti, sì a pizza e sushi

Sebbene la tradizione altoatesina non comprenda pizza e sushi, Sinner rivela di apprezzarli particolarmente. Ma c'è una cosa che ha giurato di non fare mai nella vita: mangiare insetti.

«So che c'è molta gente che lo fa, ma per me è un'esperienza impensabile, non potrei mai fare una cosa del genere» aveva rivelato in un'intervista.

4. La pasta e i dolci

Sinner è anche un discreto cuoco, sebbene a casa sia il padre a occuparsi della cucina essendo il suo mestiere. Hanspeter, 59 anni, infatti, è stato per anni il cuoco del Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina, mentre Siglinde - la madre - si occupava dell'accoglienza clienti. Jannik sa comunque preparare un piatto di pasta dignitoso, anche se la sua vera passione rimangono i dolci. Non rinuncia mai a concedersene uno, assicurando che non perderà mai una partita per colpa di un dolce: «Mi piacciono tantissimo e spesso me ne concedo uno. Alla fine non si perde una partita perché si mangia qualche dolce».

La dieta degli altri tennisti: Novak Djokovic

Se la dieta di Jannik Sinner è abbastanza "elastica", quella di Novak Djokovic, serbo di 37 anni e già numero al mondo (ora al settimo posto), è decisamente più ferrea. La sua attenzione ai dettagli nella scelta degli alimenti è evidente sin dal mattino, quando inizia la giornata con un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente con del limone, evitando l'acqua fredda per non costringere il corpo a spendere energia per riscaldarla. Subito dopo, un frullato verde contenente alghe, come la spirulina, sedano, spinaci e frutta varia. La frutta costituisce una componente fondamentale della dieta del tennista serbo, fornendo l'energia necessaria per gli allenamenti e le sessioni in palestra. Djokovic cerca di limitare il tempo dedicato al pasto, praticando un digiuno di 14-16 ore al giorno per ridurre al minimo l'energia impiegata nella digestione. Ogni aspetto della sua alimentazione è attentamente misurato, con un consumo energetico ridotto al minimo.

La colazione consiste in una ciotola di muesli biologico senza glutine, avena, frutta varia e due cucchiai di miele di manuka, noto per le sue proprietà fitoterapiche. I primi carboidrati complessi vengono introdotti soltanto a pranzo. Nonostante la base della dieta di Djokovic sia costituita da alghe, piante e verdure, i suoi pasti includono anche riso, patate e quinoa a pranzo, sempre accompagnati da alimenti di origine vegetale. La cena, consumata entro le ore 19:00, è incentrata sulle proteine provenienti esclusivamente da fonti vegetali, con il tofu come protagonista principale. La dieta di Djokovic, priva di carne e pesce, segue una routine rigorosa che si ripete per 365 giorni all'anno, senza concessioni a ciò che comunemente definiremmo "sgarri".

La dieta degli altri tennisti: Carlos Alcaraz

A parlare della dieta di Carlos Alcaraz, campioncino spagnolo classe 2003 e numero tre al mondo, è stato il suo preparatore atletico Alberto Lledò in una intervista a un magazine specializzato. «Uno come Alcaraz ha bisogno di glicogeno per avere energia, ma anche di carboidrati e in parte di grassi. E poi ci sono le proteine per il recupero e per generare massa, in base al lavoro da svolgere» ha raccontato Lledò.

Aggiungendo che è stato fatto un gran lavoro di educazione alimentare con Alcaraz, che ha portato i suoi frutti: «Carlos era abituato a mangiare pochissimo per gli standard di un atleta. Aveva le abitudini di un ragazzo qualsiasi. Ovviamente - ha poi concluso - il cambiamento non è stato semplice, ma era fondamentale per aggiungere peso e massa muscolare».

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Alberto Lupini


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