L'estate delle discoteche, come ha già riportato Italia a Tavola nei giorni scorsi, è stata caratterizzata da un grosso calo delle presenze, quantificato intorno al 30%. Una linea che ha subito una forte variazione verso il basso per una serie di motivi: a partire dall'abusivismo di alcuni locali e chiringuiti, fino alle feste illegali in spiaggia e private che tolgono i giovani dalla pista dei locali di intrattenimento, senza dimenticarsi poi della tassazione a cui sono sottoposti i gestori delle discoteche. L'imposta sugli intrattenimenti, infatti, vale il 16% su ogni biglietto d'ingresso, mentre la richiesta del settore è quella di abbassare l'Iva al 10% come per le altre anime dello spettacolo, per evitare di lasciare il 50% dell'incasso al Fisco. Ma in un'estate allucinante per il settore, c'è spazio anche per alcune notizie positive: dall'aumento delle aperture di nuovi locali sulla Riviera romagnola al decreto legge di Matteo Salvini per mettere a disposizione dei taxi alle discoteche più grandi d'Italia per chi ha bevuto troppo e deve mettersi alla guida, passando per lo sviluppo del Discobus anche in altre province che non hanno nulla a che vedere con Ferrara.
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Discobus, un'iniziativa utile per tutti: dai clienti ai gestori delle discoteche
E proprio quest'ultimo, è stato metodo di analisi della redazione di Italia a Tavola. Nata nella zona del Lido degli Estensi (Fe), la navetta comunale (di quattro linee), che opera nelle ore notturne e che consente ai giovani di recarsi in discoteca in massima sicurezza in questi mesi, è stata oggetto di test anche lungo il Lido di Jesolo, in Veneto. «È un'iniziativa buona e che aiuta a togliere i giovani dalle strade di notte» ci ha raccontato Stefano Piazzi, socio del Barracuda Club di Comacchio (Fe), locale che è frequentato da persone che utilizzano il Discobus estense e senza dubbio uno dei più importanti della zona. «Inoltre, aiuta le persone che non riuscirebbero a venire ad essere presenti alla serata». In sostanza, questa è «un'iniziativa utile per noi gestori delle discoteche».
Discobus, da sponsorizzare meglio sia in loco che in tutta Italia
Ma, nonostante il servizio rivoluzionario per il nostro paese, il Discobus presenta ancora delle lacune. Una, in particolare, è quella legata alla promozione dell'iniziativa, considerato che ancora in pochi a Ferrara la conoscono. E l'appello che il locale fa al Comune è interessante: «Hanno distribuito dei volantini qui in zona, ma non tutti la conoscono. Bisognerebbe sponsorizzarla attraverso i social network come Facebook e Instagram, perché è lì dove i giovani si muovono. Noi lo abbiamo fatto con un post pubblicato sulla nostra pagina. Ma servirebbe un maggiore sforzo da parte degli enti. Forse bisognerebbe promuoverlo meglio anche sulle linee in cui operano gli autobus».
E da gestore di una discoteca, Piazzi esorta i colleghi in giro per l'Italia a chiedere il servizio anche nelle zone dove la movida è calda, specialmente in estate, come, per esempio, la Riviera romagnola e il Salento. «È un’iniziativa che metterebbe tutti d’accordo, senza ombra di dubbio». E poi non poteva mancare anche un botta e risposta sulla situazione legata alle presenze in estate, diminuite, come già, detto a causa di diversi fattori: «Sicuramente risentiamo anche noi dell'abusivismo. Ma, per fortuna, è stata un'estate positiva per il Barracuda Club, anche se, purtroppo, a giugno abbiamo perso qualche weekend per il maltempo» ha poi concluso Piazzi.
Il Discobus è rivoluzionario: è il futuro della vita notturna di tutti gli italiani?
Insomma, il Discobus si sta rivelando una delle novità più importanti e confortanti dell'estate: è sicuro, crea posti di lavoro e diminuisce anche l'inquinamento. Dunque, per tutte queste ragioni, può essere il futuro della vita notturna di tutti gli italiani? Come diceva Manzoni, in attesa di vederlo in tutte le città del nostro paese, ai posteri l'ardua sentenza. Ma siamo sulla strada giusta per fare qualcosa di veramente buono.
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Alberto Lupini
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