Una volta c’erano le vacanze a due passi da casa, chi non vedeva il mare per un anno intero dalle metropoli del nord raggiungeva i luoghi di villeggiatura più vicini: la riviera ligure, quella romagnola, la Versilia o le spiagge adriatiche del Veneto. Poi fu la volta dei tour operator e delle riviste imponenti con scatti di paesaggi meravigliosi ai quali affidarsi per scegliere la vacanza ideale.
Quindi, internet con la possibilità di prenotare in maniera più autonoma e di spulciare in rete qualche informazione in più sulla destinazione potendo sbirciare, addirittura, la residenza dove alloggiare, casa o camera d’albergo.
A dar man forte a questa modalità subentrarono anche i film, girati in luoghi ben precisi e sempre più frequenti, con Puglia e Dolomiti in testa. Oggi invece, inutile negarlo, sono i social che ci dicono dove andare. O meglio, che ci invogliano a girare il mondo e a scoprire posti che nemmeno immaginavamo esistessero o che si trovano a due passi da casa ma che erano sempre stati snobbati.
Gli influencer sono i nuovi tour operator
Gli influencer insomma sono diventati i nuovi tour operator. Non ci inducono solo a pensare come vestire, cosa pensare, cosa mangiare e come truccarsi o quali scarpe da calcio scegliere, ma ci “suggeriscono” anche dove andare in vacanza. E se fino al 2019 scrollando sul telefono si girava il mondo tra Maldive, California, Dubai e i luoghi esotici più irraggiungibili ecco che, causa pandemia, scrollando la propria home si fa un giro d’Italia tanto bello da non sembrare vero. Eppure, tutto è a due passi. Eppure, l’Italia è sempre stata bella, ma quello che cambia e che invoglia è la capacità di comunicare e l’impatto che questi nuovi testimonial hanno sulle persone.
Morale, se il Governo, le regioni, le associazioni di categoria, i singoli Comuni, gli hotel e i ristoranti hanno fatto tanti tentativi e tanti proclami per rilanciare il turismo attraverso strategie superate, antiche, poco efficaci ecco che, ad oggi, l’unica modalità davvero vincente per conquistare clienti è sfruttare l’onda degli influencer. Come? Qualcuno prova ad ingaggiarli ufficialmente per quella che non è altro che una classica pubblicità, qualcun altro li invita più di nascosto “regalando” un soggiorno in cambio di qualche post; qualcun altro invece il “regalo” di uno spot se lo ritrova senza nemmeno saperlo. Ma anche in questo caso bisogna saperlo sfruttare, ripostando, commentando, cavalcando l’onda che si genera.
Posti esclusivi dove alloggiare, ma la natura è alla portata di tutti
In questo senso sono facilitate soprattutto le località in generale. Che sia la Puglia, la Sardegna, Capri, Cortina o il Trentino agli influencer costa poco inserire nel loro post il luogo dove si trovano. Ma che gioca un ruolo decisivo è lo scatto, la caption (la frase sotto la fotografia), il sorriso, lo sguardo, l’inserire un elemento distintivo di quella destinazione in primo piano che molto spesso è il cibo.
Poi ci sono hotel e ristoranti anche se in quel caso la “pubblicità” si fa un po’ più ristretta. Gli influencer sono i nuovi “yuppies” e come tali frequentano solo posti di prim’ordine, non accessibili alle tasche di tutti. C’è qualcuno che si “rovina” pur di andare almeno una notte dove ha alloggiato il proprio influencer preferito, ma qui entriamo in una dinamica dei social molto poco virtuosa.
Estate 2021 tutta italiana
L’estate 2021 ha regalato molti scatti della nostra bella Italia mettendo in evidenza una tendenza che sembra aver spopolato particolarmente: la barca. Che una vacanza in barca fosse stata riscoperta per trovare un po’ di isolamento da possibili contagi e non dover sottostare a troppe regole anti-Covid lo avevamo già raccontato, ma quest’anno il boom è evidente. Lo hanno raccontato la coppia più social, Chiara Ferragni e Fedez, in un lungo tour sulle coste italiane che ha attraversato la Sardegna e Capri dopo essere stati in Puglia, a Forte dei Marmi e a Portofino. I Ferragnez, come sono stati ribattezzati, sono stati ancora una volta i principali testimonial della vacanza made in Italy. Dopo l’esperienza (con strascichi polemici) che ha coinvolto gli Uffizi a primavera, da giugno ad agosto sono rimasti quasi esclusivamente in patria.
Tre volte sul lago di Como, tra Hotel Tremezzo, Villa Bonomi e Mandarin Oriental con tanto di maxi-pizze in riva al lago in primissimo piano. Poi la Puglia con le immancabili masserie diventati celebri in tutto il mondo grazie ad un restyling che le ha trasformate in lussuosi resort. Quindi, Sardegna e Capri, due grandi classici che - anche in questo caso - hanno messo in evidenza alcune chicche dell’enogastronomia italiana.
Quel che attira è che gli scatti della coppia, così come quelli di molti altri influencer, sono diventati molto “popolari”, nel senso che sono spesso ritratti su barche o resort da favola, ma la maggior parte dei post hanno come sceneggiatura semplicemente le meraviglie naturalistiche italiane, facendo cose che anche il signor Rossi farebbe in spiaggia. Basta un sorriso, la famiglia, il mare e del buon cibo: tutti ci ritroviamo in quel quadretto, basta volerlo, non è impossibile, sembrano voler dire ai follower.
È lo stile di Paola Turani, influencer bergamasca da 1,8 milioni di follower che il suo accento orobico non l’ha perso e quest’estate lo ha portato nelle masserie pugliesi e ai piedi dell’Adamello, a Ponte di Legno. Qualche cena esclusiva con chef privati, ma soprattutto pranzi e cene cucinate dal suo compagno tramandando ricette gustose ma, “alla buona” con tutti i problemi che un pancione di nove mesi può comportare al mare anche per lei (a giorni nascerà il primogenito).
Puglia e Sicilia regine dei social
Quanto alle destinazioni, è noto, la Puglia è tra le preferite al mondo. Madonna ci ha festeggiato addirittura il compleanno postando un contenuto da 1,8 milioni di like intitolato “mambo italiano” con la Puglia a fare da sceneggiatura e un gelato italiano addentato di tutto gusto. Anche la Sicilia va forte in quanto ad hastag: è la regione che ne ha incassati più di tutti: 12,3 milioni contro gli 11,8 della Puglia. A seguire la Toscana, la Calabria e la Liguria anche se la città più “taggata” è Milano con 36,1 milioni di citazioni.
Ristoratori e albergatori devono essere presenti
Segnali ai quali un ristoratore o un albergatore devono fare caso. Le tendenze, ad oggi, si intercettano così. Essere presenti sui social è un dovere, altrimenti se Ferragni sceglie di venire a farti visita può postare tutte le foto che vuole, ma se non può taggarti nessuno saprà che è proprio lì da te. E poi creare locali ad hoc per essere “social”, interagire, invogliare, invitare, creare contenuti che piacciano. Il settore è ancora molto indietro in questo senso: proporre la tradizione, cucinare i piatti tipici, proseguire con lo stile italiano dell’ospitalità è un dovere e un plus, ma ciò non significa restare fermi a vent’anni fa, ma nemmeno a 10. Il mondo corre, ma la fortuna è che con i social si hanno le istruzioni per provare a restargli dietro. Basta esserci, ed investire.
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Alberto Lupini
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