Dopo la siccità, anche il maltempo: danni ingenti ai vigneti del Nord Italia

I temporali che hanno colpito il Nord nei giorni scorsi hanno pesantemente danneggiato le vigne nel Cuneese, nell'Oltrepò Pavese e in Val Tidone. Colpiti in Piemonte anche i noccioleti

28 luglio 2022 | 10:49

Il timore degli agricoltori è, purtroppo, diventato realtà. Dopo mesi di siccità, infatti, ora il Nord Italia sembra attraversare una fase di instabilità che ha portato in dote il maltempo e nello specifico, soprattutto in Piemonte e Lombardia, fino alla zona di confine con l'Emilia, forti temporali e grandinate che hanno già pesantemente danneggiato le vigne a poche settimane dall'inizio della vendemmia. 

Grandine e temporali su vigneti e noccioleti 

Le colline della Langa Cuneese devono fare i conti con il maltempo che ha colpito la provincia, con violente grandinate soprattutto nel Saluzzese. Una bufera di vento e grandine a Farigliano e Carrù ha scoperchiato capannoni, mentre sulle Langhe doglianesi ha gettato a terra i grappoli in maturazione di uve Dolcetto, con danni che Coldiretti Cuneo stima intorno al 75% con punte del 90%.

A risentirne non sono state soltanto le vigne, ma anche i noccioleti. Il vento ha infatti provocato la caduta di nocciole, ormai prossime al raccolto, ma non ancora mature, spezzando rami e sradicando piante. 

«Il maltempo delle ultime ore, in un'estate di gravissima siccità, fa salire la conta dei danni poiché le precipitazioni per essere di sollievo devono durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua provocando allagamenti, frane e smottamenti». Così Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo

Le preoccupazioni dell'Oltrepò Pavese 

Grandine e vento forte hanno colpito anche la provincia di Pavia e l'Oltrepò Pavese, abbattendosi su un territorio già pesantemente fiaccato dalla siccità. Il maltempo - come emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Pavia - ha colpito in particolare l’Oltrepò Pavese, devastando i vigneti a poche settimane dall’inizio della vendemmia. I chicchi di grandine e le raffiche di vento hanno colpito in particolare i vitigni della Valle Versa: le prime segnalazioni arrivano dai Comuni di Santa Maria della Versa, Castana, Cigognola, Pietra de’ Giorgi e Lirio, ma problemi si evidenziano anche sopra Broni e Stradella.

Anche in questo caso Coldiretti è al lavoro per capire la portata dei danni, ma in alcuni casi si potrebbe arrivare alla perdita dell'80% della produzione.

Le precipitazioni che hanno colpito il Pavese, oltretutto, non hanno portato alcun sollievo allo stato di sofferenza idrica del territorio. «Questa perturbazione si inserisce in un contesto di fortissima siccità - ha spiegato Stefano Greppi, presidente di Coldiretti Pavia - noi speravamo nelle piogge, ma ovviamente non in una perturbazione così violenta e accompagnata da vento e grandine, che purtroppo rappresenta la peggior minaccia per i vigneti». 

Dalla Val Tidone: «A rischio il 60% della produzione»

La situazione risulta critica anche nel Piacentino e nello specifico in Val Tidone. Le precipitazioni dei giorni scorsi, accompagnate dalla grandine, hanno causato importanti danni ai vigneti. «Qui in Alta Val Tidone la grandine ha spaccato molti chicchi, si rischia un calo delle rese fino al 60%, anche se per avere un quadro completo delle conseguenze bisognerà attendere qualche giorno e valutare anche l’andamento climatico», ha detto a Piacenza Sera Paolo Passerini, produttore di Coldiretti

 

In tre giorni 103 eventi estremi 

Facendo un quadro generale, in soli tre giorni si sono verificati ben 103 eventi estremi in Italia tra grandinate, nubifragi, trombe d’aria, bombe d' acqua e tempeste di vento che hanno colpito a macchia di leopardo le regioni del Centro Nord Italia provocando danni nei centri urbani ed in campagna. 

«La caduta della grandine nelle campagne - sottolinea la Coldiretti - è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro». 

Il quadro dei danni 

Ingenti i danni provocati dall’ ultima ondata di maltempo in Friuli Venezia Giulia dove a Pordenone nei comuni di Roveredo in Piano, San Quirino, Fontanafredda e Vivaro il forte vento accompagnato dalla grandine secondo la Coldiretti ha distrutto vigneti, il mais, la soia, i frutteti. Nel Bresciano si registrano devastazioni in Valcamonica con pascoli completamente distrutti dalla violenza delle tempeste e della bomba d' acqua mentre è esondato il torrente Re con intere famiglie evacuate; la grandine ha investito anche gli alpeggi della Val Grigna, oltre che la zona dell'alto Garda, sempre nel Bresciano, a Pertica Bassa, con gravi conseguenze su mais, zucche, zucchine e piante da frutta.

Il maltempo ha investito pesantemente anche il Lodigiano, soprattutto in un’ampia striscia di territorio tra i centri di Lodi, San Martino in Strada e Villanova sul Sillaro, dove sono state mitragliate le coltivazioni in campo, con il ghiaccio che ha distrutto le foglie del mais e ha piegato le piante in una fase decisiva della loro crescita. Danni anche ad alcune cascine vicino al capoluogo. A ovest di Milano, invece – prosegue Coldiretti – una tromba d’aria e la forte pioggia mista a grandine hanno investito l’area tra il comune di Arconate e quello di Parabiago, spezzando il mais e la soia, oltre a scoperchiare le strutture agricole. Segnalazioni di danni riguardano infine i pascoli di passo San Marco in Valtellina, al confine con la Bergamasca, e le coltivazioni in campo in alcune zone della Brianza.

In Piemonte si contano i danni nel Vercellese dove tra Trino, Tronzano, Bianzé, Fontanetto Po e Ronsecco il maltempo ha danneggiato il mais e a Cavour, in provincia di Torino, dove a farne le spese è il mais e anche qualche frutteto non coperto dalle reti antigrandine. La grandine ha fatto danni anche nelle Marche colpendo vigneti, oliveti e orti soprattutto tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli ma anche in Abruzzo tra Chieti e Pescara.

 

 

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024