Dop e Igp in Lombardia valgono oltre due miliardi: Brescia e Mantova al top

Sono 75 i prodotti lombardi controllati e garantiti che la rendono la terza regione italiana per valore economico generato da cibo e vini tutelati

18 febbraio 2022 | 17:35
di Renato Andreolassi

In Lombardia i prodotti Dop e Igp valgono un bel gruzzoletto: oltre 2 miliardi di euro. La locomotiva d'Italia con i suoi 75 prodotti tutelati è la terza regione italiana per valore economico generato da cibo e vini a denominazione controllata e garantita. È quanto emerge dall'analisi del "Rapporto Ismea-Qualivita 2021" sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole. Nella top 20 delle province italiane spiccano: Brescia al sesto posto, Mantova all'undicesimo e Sondrio al ventesimo. 

La Dop economy traina l'economia in Lombardia 

«I dati consolidati del 2020 - ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura - testimoniano come la Dop economy sia trainante per l'economia e possa essere un valore aggiunto per tutta la filiera. C'è una lieve flessione rispetto al 2019, ma se si calcola che il 2020 è stato l'anno in cui è scoppiata la pandemia, si può notare come il comparto abbia retto e si sia confermato come una delle colonne portanti della nostra economia. Nel comparto cibo siamo al secondo posto nazionale e al primo in quello dei formaggi, grazie alle nostre grandi Dop casearie conosciute in tutto il mondo. Ricordo che la Lombardia, prima regione agricola d'Italia, è anche ricca di produzioni che escono dal circuito delle indicazioni geografiche. L'impegno della Regione è quello di proseguire nel lavoro di valorizzazione e di legame indissolubile tra agroalimentare e territorio». 

 

 

Quasi 10.000 impiegati nelle filieri Dop e Igp 

Sono 9.598 gli operatori lombardi delle filiere Dop e Igp: 5.686 nel campo del cibo e 3.912 in ambito vinicolo. Brescia con 697 milioni di euro (440 milioni per il cibo e 257 per il vino) è al sesto posto nazionale totale (al quarto nel cibo); Mantova con 456 milioni di euro (438 per il cibo e 18 per il vino) di valore alla produzione si posiziona all'undicesimo posto (al quinto nel comparto cibo) e figura nella top 20 anche Sondrio con 247 milioni (232 per il cibo e 15 per il vino).

L'analisi di Ismea è chiara: la strategia vincente in futuro è quella di puntare forte a livello comunicativo sul concetto di Made in Italy, sulla sostenibilità ambientale delle filiere e sulla sicurezza alimentare che i i prodotti di casa nostra sanno garantire, anche per tutelare salute e benessere delle persone.

 

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