Dolce risveglio: le alternative allo zucchero per una colazione golosa con il caffè

Il caffè, per chi non lo beve amaro, è accompagnato solitamente dalla classica bustina di zucchero bianco, ma non tutti lo apprezzano: esistono allora alternative che mantengono intatta la dolcezza, anche in hotel . La prima e immediata alternativa è lo zucchero di canna, ma si possono utilizzare anche il miele oppure i diversi tipi di dolcificanti

18 luglio 2023 | 05:00
di Gianluca Pirovano

Non sono molte le tradizioni italiane che possono vantare la stessa diffusione del caffè espresso. Una bevanda che è un vero e proprio simbolo del made in Italy e che rappresenta un'abitudine per moltissimi italiani, a colazione soprattutto, ma anche durante l'intero arco della giornata. Come spesso accade in situazioni come queste, ci sono diversi modi di interpretare la tradizione. Con il caffè, la divisione netta è una: chi lo beve amaro e chi lo beve zuccherato. Dov'è la verità? Da nessuna parte, in tutta onestà. Si tratta soprattutto di gusto, quindi ognuno può sentirsi libero di fare ciò che vuole. Detto di questa divisione, di certo quando si pensa a una tazzina di caffè una delle associazioni più immediate è quella con la bustina di zucchero. Zucchero bianco, solitamente, quello che viene volgarmente definito "zucchero da tavola", raffinato al 100%, inodore e sotto forma di grani molto fini. Non tutti, però, amano questa opzione e sono sempre più diffuse le alternative.

Le alternative allo zucchero per una colazione golosa in hotel

Zucchero integrale di canna

La prima e immediata alternativa allo zucchero bianco è lo zucchero di canna che è ormai abitudine trovare in bustina accanto al suo “parente stretto” al bancone del bar o nei buffet delle colazioni. Peccato però che spesso si tratti di un prodotto che è pressoché identico allo zucchero bianco: la molecola dello zucchero bianco e dello zucchero grezzo di canna è infatti esattamente la stessa, ovvero il saccarosio.

Mentre lo zucchero bianco contiene solo saccarosio, quello grezzo contiene alcuni residui di melassa che gli conferisce il colore giallognolo. Identico è anche l'apporto calorico. Diverso il discorso se si parla di zucchero integrale di canna. In questo caso si parla del risultato della primissima estrazione dal succo di canna dopo la sua raccolta, caratterizzato da un retrogusto di liquirizia.

Miele

Forse qualcuno storcerà il naso, ma il miele è certamente una delle possibili alternative per dolcificare il caffè. Certo, stiamo parlando di un prodotto che ha tra le sue caratteristiche una forte aromaticità, che potrebbe andare in contrasto con il caffè.

Per questo motivo il consiglio è di scegliere un miele più leggero, magari di acacia, che ha un gusto meno invadente, più delicato. Anche in questo caso, però, siamo nel campo del gusto, quindi la scelta migliore è provare per capire quale sia l'equilibrio migliore per il proprio palato.

Stevia

La stevia è una pianta originaria del Sud America che nell'ultimo periodo ha preso piede nell'ambito delle bevande, compreso il caffè. Il motivo? Dalla pianta si estrae un dolcificante naturale a zero calorie, con impatto glicemico pressoché nullo e, soprattutto, con un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello del saccarosio. Il suo impatto glicemico rende quindi la stevia perfetta per chi vuole bere un caffè che rimanga dolce, ma non incida a livello di calorie.

Melassa

La melassa deriva dalla barbabietola e contiene acido fosforico, potassio e fibre oltre che vitamina B e minerali. In commercio si trovano diversi tipi di melassa, che si presenta sempre in forma fluida. I più comuni sono quella bianca, dal sapore dolce e “neutro”, e quella nera, più amarognola, ricca di nutrienti e con un sentore di liquirizia. Nell'acquisto è bene preferire prodotti certificati biologici: questo garantisce l'assenza di residui della lavorazione chimica utilizzata per estrarre lo zucchero.

Sciroppo d'agave

Lo sciroppo d'agave si presenta sotto forma di sciroppo, estratto dalle foglie dell'agave, una pianta grassa diffusa soprattutto in Messico. Lo sciroppo d'agave è 1,4-1,6 volte più dolce di quello di saccarosio ed è spesso utilizzato in sostituzione allo zucchero nelle ricette. Essendo estremamente solubile, viene utilizzato come dolcificante per le bevande fredde.

Inoltre, grazie alla sua vischiosità, è talvolta impiegato come ingrediente agglomerante per i cereali destinati alla prima colazione. Il suo potere dolcificante è dovuto all’alto tasso di fruttosio contenuto. È leggermente più fluido del miele e non possiede particolari note di sapore.

Sciroppo d'acero

Lo sciroppo d’acero ha un potere dolcificante nettamente superiore allo zucchero tradizionale e contiene meno calorie: una media di 261 kCal per 100 grammi contro le 395 kCal dello zucchero tradizionale. Ricco di vitamine del gruppo B e di calcio, nasce dalla linfa dell'acero ed è sufficiente un solo cucchiaino per donare al caffè la dolcezza che molti cercano.

Le alternative dolci allo zucchero: soddisfare le richieste degli ospiti in albergo

La platea di proposte alternative allo zucchero è ampia e strizza l'occhio a molte richieste che potrebbe avanzare gli ospiti di un albergo. Richieste che ruotano attorno, come ormai chiaro sotto più punti di vista, al mondo della salute e dell'alimentazione equilibrata. È impensabile, quindi, che nell'offerta della prima colazione non vengano proposte tutte o almeno una parte di queste alternative.

A rendere la necessità ancora più impellente, la versatilità di molti di questi dolcificanti. Stiamo parlando, infatti, di prodotti che sono perfetti per il caffè, per il tè, per bevande fresche, frullati e simili, ma anche per altre componenti della prima colazione: yogurt, frutta, cereali.

 

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