Di chi è la colpa se mi faccio male mangiando al ristorante? Cosa dice la legge

Può capitare a tutti: una lisca di un pesce non pulito a dovere, il guscio di un pistacchio o di una noce finito accidentalmente nel piatto o l'ossicino in una polpetta. Cosa fare in caso di lesione subita al ristorante?

04 ottobre 2023 | 09:07

Di chi è la colpa se mi faccio male mangiando al ristorante? Su chi cade la responsabilità in caso di eventuali intossicazioni o danni e come posso comportarmi nel caso in cui dovessi subire una lesione per via, solo per fare degli esempi, di una lisca di un pesce pulito non a dovere, un guscio di pistacchio oppure un ossicino in una polpetta? È un'evenienza che potrebbe accadere a tutti mangiando a casa come al ristorante, e in questo secondo caso cosa dice la legge nell'eventualità in cui un cliente dovesse subire un danno nel corso di un pranzo o di una cena?

Per fare chiarezza su una possibilità tanto spinosa quanto antipatica (per chi la subisce, certamente, così come per lo chef o il proprietario di un ristorante) abbiamo chiesto un parere all'avvocato Paolo Pirani,  penalista titolare dello omonimo studio legale, Componente effettivo dell’organismo di controllo dell’Unione delle Camere Penali Italiane e docente di diritto e procedura penale presso il Centro per gli Studi Criminologici. 

Lesione mangiando al ristorante, l'avvocato: «Al ristoratore viene affidata la tutela del cliente»

Nel caso in cui dovesse concretizzarsi l'eventualità sopra citata la responsabilità del fatto cadrebbe sul ristoratore: «... perché nel momento in cui si va al ristorante l'obbligo del ristoratore non è solo quello di dare un cibo che non sia scaduto o che non abbia i requisiti per ledere la salute, ma è la tutela dell'incolumità del cliente. La salute del commensale deve essere preservata a 360 gradi. Quando si ordina al ristorante, è come se si affidasse la propria tutela al ristoratore. E nel momento in cui viene messa nel piatto una pietanza deve essere tale da non creare rischio di una lesione per il commensale». 

Cosa va fatto in caso di lesione? Come comportarsi? «Nel caso in cui ci sia una responsabilità va dimostrato come il danno sia stato provocato in quel determinato contesto. Quindi non solo va fatta un'immediata contestazione al ristoratore ma sarà necessario avere anche una certificazione che attesti successivamente che si è avuta una ferita provocata dal cibo consumato. Versiamo in una dinamica di responsabilità civile quindi l'onere della prova è a carico di ha subito il danno, anche se c'è una parte della giurisprudenza che ammette come la prova liberatoria debba essere fornita dal ristorante, che deve dimostrare di non aver potuto evitare l'evento in questione».

«Il danno subito, comunque, va provato attraverso prove testimoniali se ci sono altri commensali, e tramite referto medico, che può essere presentato entro cinque anni dal fatto. Teoricamente in via penale può essere esercitata una denuncia nei confronti del ristoratore per lesioni colpose per aver agito con imprudenza, negligenza e imperizia. Al punto tale da aver provocato a titolo di colpa un danno che è la lesione al suo cliente».

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Alberto Lupini


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