Da cosa rinasce cosa... con la raccolta differenziata
Ove ce ne fosse stato ancora bisogno, l’esempio di Greta Thunberg lo ha dimostrato in pieno: quando si parla di tutela dell’ambiente, da piccoli gesti del singolo possono derivare grandi cambiamenti per il mondo intero
04 febbraio 2020 | 16:36
Oltre a scendere in piazza per denunciare i danni legati all’inquinamento - in primis i cambiamenti climatici - cosa possiamo fare nella vita di ogni giorno? Semplice: dobbiamo ripensare il nostro quotidiano e il nostro modo di confrontarci non solo con le persone, ma anche con i beni che ogni giorno usiamo… e gettiamo.
Molti beni che potrebbero esser riutilizzati, infatti, finiscono troppo presto nel secchio dell’immondizia trasformandosi, da risorsa, in rifiuto. Nell’Unione europea, ogni anno, ogni persona utilizza quasi 15 tonnellate di materiali e oltre 4,5 tonnellate di essi vengono gettati in discarica. Questo stile di vita incentrato sul meccanismo “produzione-consumo-smaltimento” non è sostenibile in considerazione del fatto che, per produrre i beni consumati, ci stiamo comportando come se avessimo a disposizione non un solo pianeta Terra ma quasi due (1,75 per l’esattezza!).
È quindi essenziale orientare i nostri sforzi per attuare pienamente un sistema produttivo in grado di auto-rigenerarsi traendo dal proprio interno le risorse necessarie a creare nuove merci, limitando l’impiego di nuove materie prime e soprattutto minimizzando gli sprechi. Questo genere di produzione, fatto di riutilizzo, reimpiego e riciclo delle risorse ha un nome ben preciso: economia circolare.
Se riuso e riutilizzo sono il top del virtuoso, cosa fare degli oggetti che non possono essere più reimpiegati? Anche per loro può esserci una “seconda vita” grazie al riciclo.
Innanzitutto, va fatta una chiara distinzione fra due diverse fasi: la raccolta differenziata e il riciclo. La prima consiste nel sistema di separazione dei rifiuti in base al tipo di materiale in cui gli stessi sono costituiti, mentre il riciclo è il processo successivo di recupero, dai rifiuti conferiti nella raccolta differenziata, delle materie prime utili ad essere reimpiegate.
È quindi essenziale fare una raccolta differenziata fatta bene dei rifiuti che quotidianamente produciamo nelle nostre case e sui luoghi di lavoro. Come fare? È buona regola dotarsi di contenitori diversi (magari contraddistinti da colori differenti) per raccogliere, in modo separato, plastica, vetro, carta e frazione umida, evitando in tal modo di creare un unico ammasso di rifiuti che non sarebbero più conferibili nella raccolta differenziata.
Dove possiamo trovare questi contenitori?
Su Ecostoviglie portale online di Minimo Impatto, troverete una vasta gamma di contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti e, fra questi, sicuramente riuscirete ad individuare quelli più idonei a soddisfare le vostre necessità anche di natura estetica. Un esempio? Esistono bidoncini in cartone "parlanti" che indicano cosa si può gettare al loro interno evitando di commettere errori.
Su quasi 15 tonnellate di materiali usati da una persona all'anno, oltre 4,5 vengono gettati in discarica
Molti beni che potrebbero esser riutilizzati, infatti, finiscono troppo presto nel secchio dell’immondizia trasformandosi, da risorsa, in rifiuto. Nell’Unione europea, ogni anno, ogni persona utilizza quasi 15 tonnellate di materiali e oltre 4,5 tonnellate di essi vengono gettati in discarica. Questo stile di vita incentrato sul meccanismo “produzione-consumo-smaltimento” non è sostenibile in considerazione del fatto che, per produrre i beni consumati, ci stiamo comportando come se avessimo a disposizione non un solo pianeta Terra ma quasi due (1,75 per l’esattezza!).
È quindi essenziale orientare i nostri sforzi per attuare pienamente un sistema produttivo in grado di auto-rigenerarsi traendo dal proprio interno le risorse necessarie a creare nuove merci, limitando l’impiego di nuove materie prime e soprattutto minimizzando gli sprechi. Questo genere di produzione, fatto di riutilizzo, reimpiego e riciclo delle risorse ha un nome ben preciso: economia circolare.
Se riuso e riutilizzo sono il top del virtuoso, cosa fare degli oggetti che non possono essere più reimpiegati? Anche per loro può esserci una “seconda vita” grazie al riciclo.
Innanzitutto, va fatta una chiara distinzione fra due diverse fasi: la raccolta differenziata e il riciclo. La prima consiste nel sistema di separazione dei rifiuti in base al tipo di materiale in cui gli stessi sono costituiti, mentre il riciclo è il processo successivo di recupero, dai rifiuti conferiti nella raccolta differenziata, delle materie prime utili ad essere reimpiegate.
È quindi essenziale fare una raccolta differenziata fatta bene dei rifiuti che quotidianamente produciamo nelle nostre case e sui luoghi di lavoro. Come fare? È buona regola dotarsi di contenitori diversi (magari contraddistinti da colori differenti) per raccogliere, in modo separato, plastica, vetro, carta e frazione umida, evitando in tal modo di creare un unico ammasso di rifiuti che non sarebbero più conferibili nella raccolta differenziata.
Dove possiamo trovare questi contenitori?
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