Costo carburanti, Italia in top ten. Spesa grava su famiglie e imprese

Come se non bastasse la crisi da Covid a limitare gli spostamenti degli italiani, ora ci si mette anche il caro carburanti che per Uecoop, in Italia, è dell'8% più alto che in Germania. Spese che minacciano la ripresa

08 febbraio 2021 | 16:34
Non bastava la pandemia a limitare gli spostamenti degli italiani. Ora ci si mette anche il caro carburanti. A sottolineare lo "spread" alla pompa di benzina è Uecoop (Unione europea delle cooperative) per cui i prezzi dei carburanti in Italia sono dell'8% più alti (al litro) rispetto a quelli in Germania.


Quanto pesa il costo della benzina

Italia tra i Paesi più cari
Riprendendo gli ultimi aumenti sui prezzi dei carburanti comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, l’Italia si piazza nella top ten europea e mondiale per il costo più alto di benzina e diesel. Un costo che si ripercuote sui bilanci di imprese e famiglie e rappresenta un freno alle possibilità di rilancio del Paese già piegato dall’emergenza Covid. Secondo il 65% delle imprese bisognerà aspettare almeno la seconda metà del 2021 per una ripresa dell’economia italiana mentre una quota minoritaria di ottimisti (14%) pensa che il Paese potrebbe ripartire già entro il primo semestre dell’anno, secondo l’indagine di Uecoop su un campione nazionale di aziende.

Benzina ma non solo
I prezzi del pieno al dettaglio da nord a sud della Penisola possono variare - sottolinea Uecoop - a seconda che si vada in una pompa servita o self service, che ci si trovi dentro la rete autostradale oppure che si faccia rifornimento in una cosiddetta pompa bianca, ossia fuori dalla rete delle grandi aziende petrolifere. Per famiglie e imprese non c’è solo la spesa del pieno ma anche quella per il bollo auto che supera i 6,7 miliardi di euro a livello nazionale, oltre alle nuove limitazioni al traffico e la spesa, nonostante i bonus statali, per l’acquisto di veicoli meno inquinanti.

Il rincaro ha effetti sull'agroalimentare
Ma il rincaro ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione. L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese.

A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea. In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal piano sul recovery plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia.

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Alberto Lupini


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