Conserve fai da te: il ritorno alla tradizione spopola tra i giovani
Sempre più italiani, soprattutto nella fascia d'età 18-34 anni, riscoprono il piacere di preparare marmellate, passate e sottoli in casa. Un trend che unisce gusto, sostenibilità e tradizione
Settembre è il mese perfetto per dedicarsi alle conserve. Un italiano su cinque, secondo Coldiretti/Ixe', ha già messo mano a pentole e vasetti per preparare marmellate, passate e sottoli, assicurandosi così una dispensa ricca e genuina per tutto l'inverno.
Non solo nonne: i giovani riscoprono la passione per le conserve
La passata di pomodoro, i sottoli e le marmellate fatte in casa stanno vivendo una nuova giovinezza. I ragazzi tra i 18 e i 34 anni, sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità del cibo, stanno recuperando le ricette della tradizione. La possibilità di scegliere materie prime fresche e locali, di ridurre gli sprechi e di gustare prodotti unici e personalizzati sono solo alcuni dei motivi che spingono sempre più persone a mettersi ai fornelli e a preparare le proprie conserve.
Preparare le conserve: un vero e proprio rituale
Ogni conserva ha il suo rituale. Per la passata di pomodoro, si parte dalla selezione dei frutti più maturi, poi si passa alla bollitura per rimuovere la buccia e infine si imbottiglia il tutto. I sottoli e i sottaceti richiedono una scottatura in acqua o aceto, seguita da una marinatura aromatica. E per le marmellate? Basta macerare la frutta con zucchero e limone, cuocere a fuoco lento e voilà, un tocco di dolcezza tutto l'anno. Il vantaggio? Oltre al gusto, queste preparazioni permettono di ridurre gli sprechi, valorizzando la frutta di stagione a prezzi vantaggiosi.
Conserve: le regole da seguire
Preparare le conserve in casa è un'attività gratificante, ma richiede attenzione e precisione. Coldiretti ricorda che la sicurezza alimentare è fondamentale: la scelta di materie prime di qualità, preferibilmente italiane e a chilometro zero, è il primo passo. Inoltre, è essenziale seguire scrupolosamente le procedure di lavorazione, soprattutto la sterilizzazione, per garantire la conservazione degli alimenti nel tempo. Non dimentichiamo che le regole igienico-sanitarie valgono sia per le aziende che per i consumatori.
Proprio per garantire la trasparenza e tutelare i consumatori, Coldiretti si sta battendo per l'introduzione dell'etichettatura obbligatoria dell'origine su tutti i prodotti alimentari venduti in Europa. Non basta però indicare l'origine: è necessario rivedere il codice doganale per impedire che prodotti stranieri vengano spacciati ingiustamente come italiani. Il principio dell'ultima trasformazione sostanziale, infatti, consente oggi a molti prodotti di ottenere la denominazione "made in Italy" anche con minime lavorazioni nel nostro Paese.
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Alberto Lupini
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