Con i piatti del Colmetto i cuochi hanno celebrato le nuove stelle
L'agriturismo bresciano di Riccardo Scalvinoni, neo stella verde Michelin, ha ospitato il nuovo tristellato Antonino Cannavacciuolo, che ha assaggiato i Tortelli di minestra sporca
Prima ha brindato con tutti i giovani della brigata con un corale e ripetuto "hip hip urrà" (con a fianco moglie e figlioletto), poi è andato ad assaggiare con grande soddisfazione i Tortelli di minestra sporca del Colmetto, agriturismo di Rodengo Saiano dello chef Riccardo Scalvinoni, neo stella verde, della guida Rossa. Antonino Cannavacciuolo ha festeggiato così ieri sera la terza stella Michelin inseguita del '99.
Le emozioni di Cannavacciuolo per la terza stella
Al Golf club della Franciacorta, dopo la proclamazione avvenuta al Relais, fra applausi, abbracci e pacche sulle solide spalle, l'incontro con tanti colleghi e le congratulazioni per un traguardo raggiunto con tenacia dopo le prime stelle nel 2003 e nel 2006. «Questa - ha detto - è la benzina per andare avanti. Ho ancora un bel po' di lavoro da fare, voglio continuare a crescere come gruppo con i miei ragazzi».
Dodicesimo chef tristellato d'Italia, emozionatissimo sul palco ha ringraziato la moglie Cinzia: «Oggi è il nostro anniversario di matrimonio, sarà l'unico anno in cui mi perdona perché non lo festeggiamo».
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Davide Guidara, applausi per il futuro
Cannavacciuolo è stato il piu applaudito assieme ad un giovane "eroe" della cucina del futuro, Davide Guidara. 28 anni, chef de I Tenerumi dell'isola di Vulcano (stella rossa e stella verde) porta in tavola il 90% di quello che produce sui 2 ettari lavorati con fatica, sudore e tanta passione su un'isola dove l'acqua è contingentata e preziosa come l'oro.
Consorzio Franciacorta protagonista della serata
Una grande serata quella organizzata dal Consorzio della Franciacorta che per tre anni, grazie all'intelligenza e alla caparbietà di Silvano Brescianini, è riuscito ad aggiudicarsi la location della presentazione italiana della rossa. «Anche quest'anno abbiamo avuto il piacere e la grande soddisfazione - ha rimarcato- di ospitare l'eccellenza della cucina italiana. Qui vi sono gli ambasciatori del made in Italy».
Poche donne, tanti giovani
Una serata per molti versi magica, nella quale però si sono viste poche donne sul palco ed è stato ricordato che al settore mancano ben 250mila addetti. Fra le 38 novità della guida 2023, una ventina di chef sono under 35, sei addirittura hanno meno di 30 anni. Il futuro è nelle loro mani. E come sempre, fra tante attese, delusioni e aspettative mancate, merita il commento di Riccardo Scalvinoni: «Se una fattoria come la nostra con orto, allevamenti di capre e maiali, caseificio e bottega, riesce ad ottenere una stella, allora tutto è possibile».
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