Se al 20 aprile i contagi calano, palestre e ristoranti riapriranno?

Le Regioni insistono per avere un allentamento delle restrizioni. La decisione sarà però del Governo che dovrà aggiornare il decreto e che per ora smentisce una convocazione già in settimana

05 aprile 2021 | 16:00
«Fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo come le palestre». È la sintesi, secondo quanto si apprende, della posizione delle Regioni che giovedì incontreranno il premier Mario Draghi in merito ai fondi Recovery e che nella stessa giornata si confronteranno col governo nella Stato-Regioni sul tema riaperure con attenzione ovviamente anche a bar e ristoranti.

Ma in ogni caso non sarà una riunione  breve. Il Governo ha smentito che possa essere convocata già questa settimana la cabina di regia del Governo per valutare la programmazione di possibili riaperture di alcune attività dopo il 20 aprile, sulla base di un'eventuale miglioramento dei dati epidemiologici. Il provvedimento, secondo quanto si apprende da fonti di Governo, dovrebbe essere contenuto in una delibera che dovrebbe essere approvata in Consiglio dei Ministri.

Bar, ristoranti, cinema e teatri, ma anche parrucchieri e centri estetici in zona rossa e a seguire palestre e piscine: sono queste le attività che potrebbero ripartire se la curva epidemiologica sarà in discesa a partire dal 20 aprile. È questa la data fissata dal governo per analizzare l’andamento dei contagi da Covid 19 e decidere quali settori possono programmare le riaperture così come chiedono alcuni governatori e come incalza il governo il leader della Lega Matteo Salvini.

Il decreto in vigore dal 7 aprile prevede che «in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento».

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Alberto Lupini


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