Commozione da Bergamo all'Italia per la scomparsa di Roberto Vitali
Tanti professionisti dell'Horeca hanno ricordato il giornalista morto giovedì a 74 anni. Garbo, entusiasmo e competenza le qualità riconosciute
20 novembre 2020 | 19:15
di Giorgio Lazzari
Roberto Vitali
Il ricordo di Medolago, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio
«Roberto conosceva molto bene mio padre ed era invitato anche al mio matrimonio – è il ricordo di Emanuele Medolago Albani, presidente del Consorzio di Tutela del Valcalepio -. Ci ha sempre sostenuto e spronato a migliorarci parlando del vino bergamasco e delle nostre tipicità».
Il cordoglio dell'Associazione Cuochi Bergamo
«Roberto ha da sempre rappresentato la penna garbata della famiglia dei cuochi e ci ha aiutato a crescere – affermano Fabrizio Camer e Santo Manetta, presidente e vicepresidente dell’Associazione Cuochi Bergamo – Aveva un grande bagaglio culturale ed elargiva sempre importanti consigli».
Ascom Bergamo ricorda il suo supporto
«Ogni volta che lo chiamavamo per una conferenza stampa, era sempre presente – ricorda Petronilla Frosio, presidente dei ristoratori di Ascom Confcommercio Bergamo -. Ci ha aiutato molto a promuovere le nostre attività, l’enogastronomia e i prodotti del territorio».
Commozione a tre stelle...
«Lo ricordo con grande affetto. Quando ero bambino veniva a trovare papà Vittorio e mamma Bruna e da allora abbiamo sempre collaborato – ricorda commosso Chicco Cerea, tristellato Da Vittorio - quando avevo 20 anni lo incontrai ad un concorso culinario in Veneto, dove vinsi il primo premio. Roberto venne da me entusiasta e orgoglioso per complimentarsi e insieme avvisammo i miei genitori, che risposero fieri per il traguardo raggiunto».
Famigerata la sua correttezza professionale
«Non ho mai letto un suo articolo polemico – ricorda Beppe Acquaroli, portavoce del gruppo «RistorantiBergamo» -. Riusciva veramente ad apparire con notizie positive, senza la necessità di dover criticare in senso negativo le attività che andava a visitare. Aveva una grande cultura ed era un giornalista altruista che ha sempre creduto nei nostri progetti».
Col "Giopì" un'amicizia quarantennale
Tra gli amici storici di Roberto Vitali c’è sicuramente Ivar Foglieni. fondatore del ristorante tipico bergamasco «Ol Giopì e la Margì». «Ho conosciuto Roberto in tempi da ritenersi ormai antichi, più o meno 35/40 anni fa e abbiamo sposato insieme a larghe braccia la promozione del prodotto del territorio bergamasco e lombardo. Abbiamo intrapreso esperienze dirette di divulgazione del nostro territorio in 16 Stati europei (Finlandia, Slovacchia, Polonia, Portogallo, Francia, Bulgaria, Romania, in Austria con il tartufo bergamasco, oltre a 5 Paesi extraeuropei Cuba, Ghana, Kenya, San Pietroburgo e Cina nel 2005) portando al seguito vini, salumi, e quant’altro dell’agroalimentare bergamasco. Ci chiedevamo il motivo per cui gli operatori della ristorazione penalizzavano i prodotti del territorio, promuovendo al contrario ciò che veniva da altre regioni o dall’estero. Entrambi avevamo nel nostro semplice modo di essere una particolare attenzione per Bergamo e la sua gente».
Bonati ricorda un'ultima intervista
«Ci siamo sentiti per un’intervista proprio pochi giorni fa, era un grande giornalista che sapeva raccontare la realtà nel migliori dei modi – ha commentato Andrea Bonati, presidente del Consorzio pasticcieri Artigiani Bergamaschi -. «Roberto ha sempre mostrato grande interesse e amore per la sua terra bergamasca e i prodotti del territorio, con una professionalità e disponibilità difficili da ritrovare - ha commentato Paolo Russo, presidente del Consorzio Moscato di Scanzo -. E’ sicuramente una grave perdita per la nostra comunità».
Il ricordo di Ais e Onav
Anche Ais e Onav ricordano con grande affetto la figura di Roberto Vitali. «Insieme abbiamo lavorato molto e ci siamo anche divertiti, visitando in incognito alcuni locali – ricorda Roberta Agnelli, delegata provinciale dell’Ais, l'Associazione Italiana Sommelier -. Lo immagino mentre degusta da altre parti, accompagnando il nostro lavoro e la promozione del territorio». «Lo ricordo sempre di buon umore - commenta Roberto Cerruti, delegato provinciale Onav, l'Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di Bergamo -. Ci ha sempre accompagnato, anche negli ultimi tempi che non sono stati certamente facili».
Consigli ed entusiasmo riconosciuti da tutti
«Ha sempre partecipato alle nostre conviviali seguendo la filosofia dell’associazione – afferma Enrico Radicchi, fiduciario Slow food Bergamo per molti anni – Ci siamo frequentati molto, tanto da diventare amici». «Io e mia moglie siamo veramente tristi perché Roberto era un amioco vero e ci ha sempre seguito con l’Anag, l'Associazione Nazionale Assaggiatori di Grappa e il Cordon Bleu – è il commento di Lucio Piombi, delegato provinciale dell’Accademia italiana della Cucina -. Veniva spesso a casa nostra e insieme parlavamo dei nostri progetti. Era sempre prodigo di consigli». «Ero molto affezionato a Roberto – commenta commosso Mario Lameri, gran maestro dell’Ordine dei Cavalieri della Polenta-. Perdiamo un grande amico con cui abbiamo viaggiato parecchio insieme».
«Ha sempre seguito le nostre assemblee e l’attività dei nostri panificatori – commenta Massimo Ferrandi, presidente Aspan -. ci siamo sentiti anche ultimamente per un servizio di approfondimento sulla categoria».
I funerali si terranno sabato alle 10 nella parrocchiale di Colognola, quartiere di Bergamo dove risiedeva da anni. Dopo la cremazione, le ceneri saranno portate al cimitero di Ciserano nella tomba dei genitori.
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Alberto Lupini