Come la cucina cinese ha cambiato (e arricchito) la ristorazione di Milano

A Milano, la cucina cinese è ormai sinonimo di qualità. E grazie a imprenditori come Francesco Wu, che con la sua famiglia gestisce tre ristoranti, si è integrata nel panorama gastronomico cittadino , diventando simbolo di eccellenza e integrazione culturale. Con Via Sarpi come epicentro di tutto ciò

08 novembre 2024 | 16:55
di Matteo Scibilia

Italia a Tavola, inizialmente “Lombardia a Tavola”, ha sempre avuto una missione chiara: promuovere e valorizzare la qualità e la storia della cucina italiana, in tutte le sue sfaccettature. Negli ultimi anni, l'interesse attorno alla cucina italiana si è diviso tra le lodi della dieta mediterranea, il riconoscimento dell'Unesco, la difesa della cucina tradizionale e l'ascesa del fine dining. Ma è davvero così?

Milano è la capitale della cucina cinese in Europa?

In questo articolo, intendiamo allargare il nostro sguardo alla cucina etnica, che si è sviluppata e radicata in diverse città italiane, e partiremo da Milano, città cosmopolita per eccellenza. Milano, nota per la sua propensione all'avanguardia e all'innovazione, è il terreno perfetto per la sperimentazione di nuove forme di ristorazione. Non solo si assiste a una continua rinascita di trattorie e osterie regionali, ma anche all'apertura di wine bar, cocktail bar e persino di ristoranti d'albergo, che ritornano a far parte dell'offerta cittadina.

Tra le cucine etniche che emergono con maggiore successo a Milano, la cucina cinese si distingue per qualità e autenticità. Francesco Wu, imprenditore e rappresentante della comunità cinese a Milano, sostiene che il capoluogo lombardo offra la migliore cucina cinese d'Europa. Un'affermazione importante, che ci spinge a chiederci: com'è cambiata la cucina cinese a Milano?

Via Paolo Sarpi a Milano: il cuore pulsante della cucina cinese in Italia

Via Paolo Sarpi, storica Chinatown milanese, è stata il centro di questa evoluzione. Se in passato era nota per un'offerta gastronomica di livello medio-basso, oggi vi troviamo realtà d'eccellenza come la Ravioleria Sarpi, che ha recentemente aperto anche in via Marghera. Fondata nel 2015, questa piccola bottega prepara ravioli cinesi artigianali utilizzando ingredienti italiani di alta qualità, come la carne biodinamica della Macelleria Sirtori e le farine selezionate del Mulino Sobrino. La Ravioleria Sarpi è un progetto culturale oltre che culinario, un esempio virtuoso di contaminazione e incontro tra la tradizione cinese e i prodotti locali italiani.

L'evoluzione della cucina cinese a Milano riflette anche il più ampio sviluppo della Cina a livello globale. La propensione di Milano allo sviluppo commerciale ha permesso una rapida diffusione di ristoranti che offrono le diverse specialità regionali cinesi, dalla cucina cantonese alla piccante cucina del Sichuan, fino all'agrodolce di Shanghai. Tuttavia, non tutto è perfetto: l'invasione degli "All you can eat" - spesso ibridi di cucina giapponese e cinese - ha sollevato dubbi sulla qualità e autenticità di alcune proposte, pur continuando ad attirare i clienti grazie a prezzi competitivi.

Cucina cinese a Milano: la storia di successo di Francesco Wu

Francesco Wu, presente a Milano con la sua famiglia da oltre trent'anni, incarna la storia di successo dell'integrazione cinese nel settore della ristorazione. A Milano, Wu e i suoi fratelli Silvio, sommelier, e William, cuoco, gestiscono tre ristoranti. In zona Sarpi-Messina si trova Ramen a Mano, specializzato in spaghettoni per ramen fatti a mano, con un cuoco arrivato dalla Cina. A Legnano, la famiglia Wu gestisce anche Borgo Antico, un ristorante di cucina italiana con pizza, e Ren (dal cinese “uomo che cammina”), dove si preparano quotidianamente ravioli Dim Sum. Questi ristoranti dimostrano come la comunità cinese abbia saputo radicarsi nel territorio con proposte di qualità, contribuendo alla ricchezza culturale e gastronomica della città.

Altre realtà cinesi degne di nota a Milano includono Ba Restaurant, MU DimSum, Le Nove Scodelle, Gong e Lon Fon, quest'ultimo una trattoria aperta quarant'anni fa in zona Porta Venezia. La Ravioleria Sarpi, con il suo progetto di incontro tra culture, dimostra come la cucina possa davvero diventare uno strumento di integrazione.

Francesco Wu, davanti a un calice di Franciacorta, condivide un pensiero illuminante: «Molti cercano di venderci qualcosa, convinti di trattare con cinesi dalla mentalità cinese, ma noi siamo italiani». Parole schiette che testimoniano come l'integrazione della comunità cinese a Milano sia ormai un processo maturo. Con questa storia, ci proponiamo di raccontare come le cucine etniche in Italia, e in particolare quella cinese a Milano, siano simboli di una società sempre più aperta e arricchita dalla diversità.

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Alberto Lupini


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