Il Combal.Zero di Davide Scabin in vetta sulla guida “I cento di Torino”

15 novembre 2016 | 10:16
di Piera Genta
Stessa formula da 8 edizioni con alcune novità, così si è presentata presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo la guida 2017 ai cento locali torinesi, I Cento di Torino, suddivisi tra 50 ristoranti Top e 50 piole Pop, a cui si aggiungono le dieci colonne, selezionati e raccontati da Cavallito & Lamacchia e Luca Iaccarino, tre firme del mondo dell’enogastronomia con la collaborazione di Vittorio Manganelli per la scelta di un’etichetta rappresentativa della carta dei vini del ristorante.


Davide Scabin

La classifica dei ristoranti è dominata anche quest’anno dal Combal.Zero di Davide Scabin, seguito dal Cambio guidato dallo chef Matteo Baronetto, al terzo posto Casa Vicina-Eataly Lingotto; più avanti nella classifica la novità dell’anno per la città, Piano 35 in cima al grattacielo Intesa san Paolo. Al 50esimo posto tra i più blasonati c’è l’unica pizzeria della classifica, Pomodoro e Basilico, a San Mauro Torinese di Patrick Ricci.

Per quanto riguarda la sezione Le dieci colonne, ovvero quelle trattorie che da decenni rappresentano la cucina popolare cittadina, sono le stesse del 2016. Due le sezioni, “ristorante” e “piola”, calibrati dal prezzo e non dagli arredi: se si spendono meno di 25 euro ci troviamo in una piola, se si spende di più si è al ristorante. I ristoranti sono disposti in classifica e le piole indicate per ordine alfabetico, con ogni anno un vincitore. Il premio per il 2017 è stato assegnato alla Trattoria Bottala di Caselle Torinese.



Torino è comunque una piazza strategica per il food, crocevia di immigrazione da altre regioni d’Italia e del mondo che sicuramente giova alla varietà delle proposte. La ristorazione torinese nel 2016 si è presentata ricca di novità, tra conferme, nuove aperture e chiusure. Interessante osservare che nella guida ci sono segnali di freschezza, ben 25, nell’elenco dei primi cinquanta: ovvero 7 cuochi under 30 e ben 9 tra i 30 e 40 anni.

Se si fa riferimento alla prima edizione, quella del 2010, non si registravano cuochi under 30 ed erano solamente tre o quattro quelli under quaranta. Quindi un nuovo corso, un grande presente che diventa preludio per un futuro interessante. Accanto alle novità sono circa una ventina le conferme, da notare che da questa edizione gli autori applicano il turnover, lasciando in panchina qualche ristoratore seppure molto valido per dare spazio a tutti. Compagne di collana di questa guida sono le edizioni I Cento di Roma e I Cento di Milano.

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