Coldiretti, Ettore Prandini presidente «Meno burocrazia e più competitività»
Cambio al vertice di Coldiretti: Ettore Prandini, 46 anni, è stato eletto all’unanimità presidente succedendo dunque a Roberto Moncalvo. Per quattro anni Prandini ha già ricoperto il ruolo di vice presidente nazionale . Il neo presidente dal 2006 guida la Coldiretti Brescia e dal 2012 è al vertice di Coldiretti Lombardia
07 novembre 2018 | 11:10
Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2013 è anche vice presidente dell’Associazione italiana allevatori e presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”. Nel 2015 ha partecipato al "Premio Italia a Tavola" in occasione di uno dei convegni organizzati a Firenze.
Prandini prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una filiera agricola tutta italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70% degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza.
La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 uffici di zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.
Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.
Pronte sono arrivate anche le parole del ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: «Congratulazioni al neo presidente di Coldiretti, Ettore Prandini - ha detto - la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio rappresentano un valore aggiunto per tutto il comparto agricolo nazionale. Ringrazio il presidente uscente Roberto Moncalvo per il prezioso contributo apportato in questi anni; un lavoro che, sono certo, continuerà a portare avanti all'interno dell´associazione. Con il neo-presidente proseguirò la proficua collaborazione su temi cruciali per il Ministero: la tutela del Made in Italy agroalimentare, la valorizzazione dei nostri territori in sinergia con lo sviluppo del turismo e la promozione delle nostre eccellenze in Europa e nel Mondo. Nei prossimi mesi ci attendono importanti sfide. Penso alla discussione della nuova Pac, alla revisione dei trattati internazionali, al rafforzamento dei controlli sulla filiera e sul web. Sarà fondamentale lavorare insieme, coinvolgendo tutti, ognuno per le sue competenze: industria e cooperative di trasformazione delle materie prime, grande distribuzione, piccole e medie imprese».
Per informazioni: www.coldiretti.it
Ettore Prandini
«In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese - spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - l’agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l’ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l’etichettatura d’origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori».Prandini prende il timone di una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una filiera agricola tutta italiana. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati ed è una grande forza sociale che rappresenta la maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura italiana che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea a cui fanno capo circa il 70% degli iscritti alle Camere di Commercio tra le organizzazioni di rappresentanza.
La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La sua diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale: 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 853 uffici di zona e 4.143 sezioni comunali. In pratica, l’organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese. Del sistema Coldiretti fa parte, tra l’altro, Creditagri Italia, la prima “banca” degli agricoltori italiani e la Fondazione Campagna Amica della quale fanno parte 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi ai quali si aggiungono botteghe, ristoranti e orti urbani, per un totale di oltre 8.200 punti vendita.
Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta dai tre vice presidenti Nicola Bertinelli (Emilia Romagna) e David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un’età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch’essa la più bassa della storia.
Pronte sono arrivate anche le parole del ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: «Congratulazioni al neo presidente di Coldiretti, Ettore Prandini - ha detto - la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio rappresentano un valore aggiunto per tutto il comparto agricolo nazionale. Ringrazio il presidente uscente Roberto Moncalvo per il prezioso contributo apportato in questi anni; un lavoro che, sono certo, continuerà a portare avanti all'interno dell´associazione. Con il neo-presidente proseguirò la proficua collaborazione su temi cruciali per il Ministero: la tutela del Made in Italy agroalimentare, la valorizzazione dei nostri territori in sinergia con lo sviluppo del turismo e la promozione delle nostre eccellenze in Europa e nel Mondo. Nei prossimi mesi ci attendono importanti sfide. Penso alla discussione della nuova Pac, alla revisione dei trattati internazionali, al rafforzamento dei controlli sulla filiera e sul web. Sarà fondamentale lavorare insieme, coinvolgendo tutti, ognuno per le sue competenze: industria e cooperative di trasformazione delle materie prime, grande distribuzione, piccole e medie imprese».
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Alberto Lupini
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