La cipolla rossa di Tropea Igp protagonista a Terra Madre Salone del Gusto

Domenica 25 settembre sarà la giornata dedicata alla Rossa di Tropea, che è stata chiamata a svolgere un ruolo importante: narrare e raccontare l’agroalimentare di qualità made in Calabria

20 settembre 2022 | 17:18

Quella del Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp (Indicazione geografica protetta) è una storia che raccoglie e mette insieme tante giovani esperienze, ritorni alla terra che hanno saputo abbracciare obiettivi e visioni: tutelare, promuovere e valorizzare un prodotto d’eccellenza saldamente legato alla cultura e all’economia dei territori. «Raccontare e condividere questo progetto è una missione che vogliamo continuare a portare avanti per creare opportunità di crescita e sviluppo per la Calabria intera». È quanto dichiara Giuseppe Laria, presidente del Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp che da giovedì 22 a lunedì 26 settembre sarà protagonista a Torino a Terra Madre Salone del Gusto, l’evento mondiale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari.

La giornata dedicata alla Rossa di Tropea

«Domenica 25 settembre sarà la giornata dedicata alla Rossa di Tropea. Interpretata dai cuochi dell’Alleanza Slow Food Calabria – aggiunge Daniele Cipollina di Adv Maiora Comunicazione Integrata – la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp è stata chiamata a svolgere un ruolo importante: narrare e raccontare l’agroalimentare di qualità made in Calabria che passa dalla produzione di questo prodotto, unico per dolcezza e croccantezza».

 

Una proposta di ri-generazione territoriale per le aree interne della Calabria

È, questo, il tema dell’iniziativa che sarà ospitata alle ore 13 all’interno del Parco Dora, nell’ambito del format “Il cuore della Gastronomia». L’evento è gratuito, su prenotazione.

 L’areale non è circoscritto al perimetro cittadino

«Si dice Cipolla di Tropea – prosegue – ma il valore aggiunto in termini di marketing territoriale di questa igp è che l’areale non è circoscritto al perimetro cittadino ma si estende per chilometri e chilometri. Comprende, infatti, parte dei comuni di Fiumefreddo, Longobardi, Serra d’Aiello, Belmonte, Amantea, in provincia di Cosenza; parte dei comuni di Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Curinga, in provincia di Catanzaro; parte dei comuni di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico Parghelia, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Drapia, Tropea, Ricadi, Spilinga, Joppolo, Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.

 

Far conoscere, promuovere e valorizzare un prodotto di altissima qualità 

Il Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp nasce per far conoscere, promuovere e valorizzare un prodotto di altissima qualità garantito dal marchio Igp: la Cipolla Rossa di Tropea Calabria, ancora lavorata esclusivamente con tecniche manuali come da tradizione. La sua produzione rappresenta per il territorio un'importante risorsa non solo economica ma anche sociale, culturale ed esperienziale per lo stretto legame che ha con lo stesso. Dolcissima, croccante e rossa, sono queste le caratteristiche che rendono tanto desiderata e appetibile la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, definita per le sue qualità e benefici Oro Rosso di Calabria.

L'export guidato dalla Germania, seguono Francia, Svizzera, Austria e Regno Unito

La produzione delle Cipolla Rossa Tropea Igp Calabria è aumentata del 900% dal 2008 al 2021 raggiungendo i 300.000 quintali raccolti su un territorio complessivo di 690 ettari coltivati. Attualmente le aziende che hanno la certificazione Igp sono 123 e nel 2021 il fatturato alla produzione è vicino ai 18 milioni di euro, contribuendo in modo significativo al Pil della Regione. La manodopera impiegata è poco oltre le 5.000 unità e per il 70% impiega addetti del territorio. Nel 2022 l’export ha tenuto una quota del 20% della produzione complessiva e la Germania mantiene la leadership, seguita dalla Francia, dalla Svizzera, dall’Austria e dal Regno Unito.

Rigenerazione. Sarà il tema di fondo di questa edizione 2022

Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna in presenza, con il mercato di oltre 600 produttori italiani e internazionali, un ricco programma di eventi e spazi espositivi che mettono in luce come il cibo possa essere una preziosa occasione di rigenerazione, di un rinnovamento radicale necessario per una reale transizione agroecologica, che può e deve partire dal cibo migliorando le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi.

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Alberto Lupini


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