Il carosello delle certezze: sovrappopolamento o crisi della fertilità?

È da decenni che viviamo la minaccia dell’inevitabile e ingestibile sovrappopolazione della Terra. E invece cominciano a fioccare titoli giornalistici che gridano a una crisi mondiale della fertilità

16 luglio 2022 | 10:19
di James Douglas Hansen

Il carosello delle certezze. Sembra solo ieri che l’energia nucleare era considerata un pericolo tremendo per l’ambiente. Anzi, in effetti era davvero solo ieri, o quasi. Da qualche giorno l'Ue fa sapere che l’atomo è, malgrado tutto il male che se ne diceva, green, una magnificenza. L'effetto è un po’ come venire a sapere - sempre a sorpresa - che mangiare gli hamburger fa bene alla salute. Oh, vi ricordate della globalizzazione? Di come fino a pochi mesi fa - cinque per la precisione - si diceva che la prosperità universale che creava avrebbe reso obsoleta la guerra? Cioè, almeno quelle guerre dove uno stato pirata invade un paese vicino per rubargli le risorse…


Sovrappopolamento o crisi della fertilità?

È da decenni che viviamo la minaccia dell’inevitabile e ingestibile sovrappopolazione della Terra. E invece, proprio al momento in cui la popolazione terrestre dovrebbe superare la soglia degli otto miliardi di persone, cominciano a fioccare titoli giornalistici che gridano a una crisi mondiale della fertilità. Pare che, in parecchi paesi, non stiano più nascendo abbastanza bambini… Così la Bloomberg titola minacciosamente: La fertility crisis è nata in Giappone, ma non resta lì.


Il crollo della natalità: dal Giappone…

Il crollo della natalità giapponese è ormai in corso da decenni per cause mai veramente chiarite, anche se una spiegazione “popolare” c’è, almeno nei reportage occidentali: dipenderebbe da un lato da quei giovani maschi giapponesi, denominati “erbivori”, che non vanno più dietro alle donne - preferendo giocare ai video games - e, dall’altro, dalle donne del Paese che non vogliono più avere a che fare con simili mollaccioni… A margine si citano altri elementi: soprattutto l’altissimo costo di mantenere e allevare i figli, la scarsa assistenza famigliare, i pochi asili, ecc.


… al resto del mondo

Ora ci si accorge che anche la fertilità cinese è in forte calo, malgrado l’abbandono nel 2015 della malfamata politica del “figlio unico”. La popolazione dell’India, infatti, dovrebbe superare a breve quella della Cina. Il collasso della fertilità si estende a Singapore, alla Corea del Sud e specialmente a Taiwan, dove il Total Fertility Rate (Tfr) di 1,08 è il più basso del mondo. Il Tfr è il numero medio di figli partoriti dalle donne in età riproduttiva in un dato paese. Per garantire una stabile popolazione dovrebbe essere attorno al 2,1.


Malgrado nasca in Asia, il fenomeno è nettamente presente anche in Occidente: gli Usa hanno un Tfr di 1,66, l’Italia di solo 1,3, bassino per l’Europa - in Francia è di 1,9 e in Germania di 1,6 - ma meno disastroso che in Croazia, Portogallo e Grecia, paesi in via di convergenza ai valori giapponesi.


Sono tendenze che si calcolano sui decenni, dei fatti noti. Come mai il giornalismo influente li “scopre” solo ora? Che i governi stiano cominciando a chiedersi chi è che farà funzionare le economie del futuro e - più terra a terra - chi pagherà le tasse?

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024