Caro prezzi, in autunno nuova stangata: più cari spesa, ristoranti e benzina

Per Assoutenti, al ritorno dalle vacanze gli italiani si ritroveranno ad affrontare una spesa in media pari a +1.601 euro a famiglia. Nei ristoranti e nei bar l’aggravio di spesa sarà di circa +28 euro a famiglia in 4 mesi

12 agosto 2023 | 15:47

Chi può (visto il caro estate 2023) si goda questo agosto, perché al ritorno dalle vacanze estive gli italiani si ritroveranno ad affrontare una stangata d’autunno che, per Assoutenti, si aggirerà in media pari a +1.601 euro a famiglia. Per dirlo Assoutenti ha realizzato uno studio sulle spese che attendono le famiglie a partire dal prossimo settembre fino a fine anno, prendendo in esame 5 voci di spesa: alimentari, scuola, mutui, benzina e ristorazione. E se il trend dei rincari sui prodotti alimentari, che già ora nel loro insieme costano il 10,7% in più rispetto allo scorso anno, dovesse continuare anche nei prossimi mesi porterebbe la spesa per cibi e bevande di una famiglia tipo a salire nel periodo settembre-dicembre di ben +205 euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma sarà più caro anche mangiare nei ristoranti e consumare nei bar, considerati i rincari scattati nei locali pubblici di tutta Italia: in questo comparto l’aggravio di spesa sarà di circa +28 euro a famiglia in 4 mesi.

«Gli italiani devono prepararsi a una stangata autunnale causata dai forti incrementi di prezzi e tariffe in diversi settori, ma c’è una novità - afferma il presidente Furio Truzzi - Il prossimo ottobre scatterà, infatti, il paniere trimestrale anti-inflazione voluto dal Governo, una misura che potrebbe determinare risparmi in favore delle famiglie. Un eventuale abbattimento dei prezzi del 10% per il cosiddetto carrello della spesa nei tre mesi di applicazione del paniere determinerebbe un risparmio medio di 155,3 euro a trimestre per la famiglia tipo, di cui circa 140 euro solo per la spesa alimentare. Risparmio che sale a 211,2 euro per un nucleo con due figli, 192 euro in meno solo per cibi e bevande».

Più caro anche spostarsi in auto

Più caro anche spostarsi in auto: considerati i prezzi medi mensili dei carburanti forniti dal Mase-ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, nel periodo settembre-dicembre 2022 il prezzo della benzina si è attestato a una media di 1,679 euro al litro, mentre oggi un litro di verde costa in media 1,938 euro al litro. Se i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, la spesa per i rifornimenti, ipotizzando due pieni al mese a famiglia, salirebbe nell’ultimo quadrimestre per un totale di 103 euro a nucleo rispetto a quanto speso negli stessi 4 mesi del 2022.

In autunno possibile nuovo scossone per le bollette

Discorso a parte meritano le bollette luce e gas: attualmente le tariffe appaiono stabili, ma con la ripresa della domanda nei mesi autunnali i prezzi dell’energia sui mercati internazionali potrebbero subire un nuovo scossone, con effetti diretti sulle bollette degli italiani, avverte Assoutenti. Occorrerà quindi attendere i prossimi mesi per capire come si evolverà lo scenario energetico e quali saranno le ripercussioni sulle tasche delle famiglie.

Mutui, ulteriori rincari dei tassi di interesse

Si apre poi il fronte dei mutui: a settembre, ottobre e dicembre sono previste le riunioni mensili della Bce nel corso delle quali, come già annunciato dalla presidente Lagarde, saranno disposti ulteriori rincari dei tassi di interesse, dopo l’ultimo aumento deciso a luglio. Oggi un mutuo a tasso variabile dell’importo medio di 125mila euro a 25 anni (la categoria di finanziamento per acquisto prima casa più diffusa in Italia) costa in media il 60% in più rispetto a inizio 2022, con la rata mensile salita in media di circa 270 euro. Ipotizzando un ritocco dei tassi dello 0,25% in tutte e tre le riunioni Bce, la spesa per le rate mensili del periodo settembre-dicembre risulterebbe più cara complessivamente di circa +1.170 euro rispetto al 2022.

A settembre anche caro scuola

A settembre, inoltre, riapriranno le scuole, e già si preannuncia un salasso sulla spesa legata al materiale scolastico: i prodotti di cartoleria registrano un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo per l’intero anno scolastico (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni, ecc.) si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022. A cui si dovranno aggiungere i rincari per i libri di testo (la cui spesa totale a studente varia dai 300 euro della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari).

Su tale fronte i sindacati di categoria parlano già di aumenti medi del 10% su base annua, che porterebbero la spesa media per i testi scolastici a salire di circa 45 euro rispetto allo scorso anno, con un aggravio totale per la voce scuola pari a +95 euro a studente.


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Alberto Lupini


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