Il caro gasolio non dà tregua: i turisti adesso scelgono il treno

Il prezzo medio della benzina in modalità self service in Italia è arrivato a 1,98 euro al litro. Il diesel si ferma invece a 1,89. Prezzi alti e in continua ascesa che, con la stagione estiva alle porte, rischiano di spaventare il turismo, con effetti nefasti soprattutto su quello interno, in cui la macchina gioca ancora un ruolo centrale. 

C'è chi, in tempi non sospetti, si era già mosso per offrire un'alternativa al mezzo privato e oggi raccoglie i frutti di una scelta rivelatasi oculata. Stiamo parlando di Riccione, che ormai da anni ha lanciato il progetto che prevede il rimborso del biglietto per chi sceglie di arrivare in città in treno. Un'iniziativa che, visto il caro benzina, sta registrando un vero e proprio boom. 

Vacanza in treno: Riccione paga il biglietto ai turisti 

Il progetto di Riccione è semplice: prevede il rimborso del biglietto di andata di Trenitalia per chiunque effettui, negli alberghi convenzionati, almeno una settimana di soggiorno. Per soggiorni di due settimane viene rimborsato anche il ritorno, fino a un massimo di 80 euro. Il progetto prevede anche un'offerta speciale per i fine settimana, con minimo tre notti e un rimborso massimo di 25 euro a persona. 

Il boom delle prenotazioni: una ogni dieci minuti 

Gli hotel convenzionati sono, a oggi, 37, anche se l'obiettivo, confermato a Italia a Tavola dal presidente di Federalberghi Riccione Bruno Bianchini, è crescere ancora. Nell'ultimo mese, secondo i dati raccolti da Il Resto del Carlino, il sito è stato visitato da 23mila utenti. Un numero da non sottovalutare, ma che significherebbe poco se non abbinato a un'impennata delle prenotazioni, cosa che invece è avvenuta. 

Si parla di una cifra compresa tra le 50 e le 70 prenotazioni al giorno, in media una ogni dieci minuti. Numeri che stanno portando i 37 alberghi vicino al sold out e confermano la validità del progetto. 

Un'iniziativa che, spiega sempre il Carlino, piace soprattutto ai milanesi, seguiti dai torinesi e, un po' a sorpresa, dai romani, complice un'ampliamento verso il Centro Italia del bacino turistico della Riviera.