Caro energia: per combatterlo in campagna arrivano droni e robot

Per Coldiretti le imprese stanno investendo in droni, gps, robot, software e internet, per 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, aumentare la produttività ed essere autosufficienti

03 marzo 2022 | 14:37

La guerra in Ucraina e i relativi aumenti di energia e materie prime che stanno mettendo in crisi l'intero comparto alimentare, al tempo stesso stanno portando gli imprenditori agricoli italiani a investire nelle nuove tecnologie per rendere le proprie imprese sempre più autosufficienti. È quanto emerge da una stima di Coldiretti in occasione della Fieragricola di Verona con il primo salone dedicato alla rivoluzione hi tech nei campi in collaborazione con i Consorzi agrari d’Italia, dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni.

Droni e robot nello stand Coldiretti per aiutare l'agricoltura

Nello stand della Coldiretti è possibile vedere dal vivo “TED” il robot contadino alto due metri e del peso di 1600 chili, collegato a guida satellitare capace di eseguire diverse operazioni colturali nei vigneti. «Si tratta – spiega Coldiretti - di un robot green, 100% elettrico con accumulatori di energia in batterie al litio, innovativo e sostenibile, può essere impiegato con pendenze fino al 30% per le principali attività lungo i filari, dal diserbo meccanico all’antispollonatura e può lavorare 8 ore senza fermarsi sui terreni più diversi, da quelli più argillosi a quelli sabbiosi. Ma con i cambiamenti climatici in corso è sempre più importante tenere sotto controllo precipitazioni, temperature e umidità e per farlo è stata inventata la centralina meteo LoRAIN che consente un monitoraggio tempestivo dei dati per pianificare irrigazioni, lavoro nei campi, far scattare allerte per possibili invasioni di insetti nocivi e ottenere previsioni meteo localizzate altamente affidabili con tecnologia MOS e sensori virtuali per la velocità del vento e la radiazione globale».

Un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

 

C'è anche la trappola digitale contro i parassiti

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo arriva “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti - è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coperta dalle innovazioni digitali è del 4%

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale, pari al del 3-4% della superficie totale. «Ma esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose” - ha dichiarato Coldiretti - Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata». Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo.  

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Alberto Lupini


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