Bossola, Persicata, Biscotto bresciano e Pirlo: ecco le nuove De.Co di Brescia
«Dopo un anno - ha detto il sindaco Laura Castelletti - è stato raggiunto il traguardo e compiuto il primo passo per legare alcuni prodotti al territorio». Grazie anche all'aiuto di un super consulente come Iginio Massari
A Brescia, quattro nuove De.Co (Denominazione comunale) e una chicca. «Dove si vende in maggior quantità il classico Biscotto bresciano? A Roma - svela il re dei pasticceri Iginio Massari - perché ha poche calorie ed è fra i tre migliori d'Italia. Nella Capitale veniamo subissati di richieste. Guai a rimanere senza scorte». La notizia è stata data a Palazzo Loggia durante la presentazione dei quattro prodotti agroalimentari iscritti nel registro della Denominazione Comunale. «Una continuazione ideale - ha detto il sindaco Laura Castelletti - della Capitale Italiana della Cultura». Tre dolci: il Bossola, la Persicata e, appunto, il Biscotto bresciano e l'aperitivo Pirlo.
Il sindaco di Brescia: «Primo passo per legare alcuni prodotti al territorio»
«Dopo un anno di istruttoria - è stato detto dagli amministratori locali e dai rappresentanti delle associazioni di categoria con il supporto del super consulente Massari - è stato raggiunto l'importante traguardo e compiuto il primo passo per legare alcuni prodotti al territorio. L'inizio di una identità gastronomica di cui la città ha bisogno». Non è stato copiato nulla, tutto è originale, a partire dal Pirlo. L'aperitivo ha poco a che vedere con lo spritz veneto. Vino bianco secco, Campari, acqua naturale e ghiaccio il tutto ''pirlato'' - mescolato - più volte. Il cammino è solo all'inizio e probabilmente porterà ad approvare altri prodotti. Fra i dolci De.Co, merita una lode la Persicata, realizzata con le pesche di fine agosto di Collebeato e prodotta da solo tre pasticcerie.
«Tempo e cibo vanno di pari passo. La Persicata - ha ricordato Massari - è stata riscoperta di recente; va fatta a cottura cortissima, a 65 gradi. In passato risultava appiccicosa, adesso abbiamo rivisto i tempi e ricotto lo zucchero per renderla davvero speciale». E che dire del Bossola? Va impastato con farina di altissima qualità perché è come un abito che va costruito su misura. Infine, il biscotto bresciano, inventato da un certo Scaglia alla fine della seconda guerra mondiale. È fra i tre migliori del nostro Paese, perché ha pochissime calorie.
Brescia, con le 4 nuove De.Co, vuole vendere il territorio attirando nuovi turisti
Insomma, con le quattro Denominazioni, Brescia vuole vendere il territorio attirando nuovi turisti anche con un apposito logo creato dai giovani del 2° e 3° anno dell'Accademia di Belle Arti. «Rappresenta il nostro orgoglio locale, il territorio, la circolarità, la sostenibilità - hanno ricordato i ragazzi - e i colori rosso e blu della Capitale. Sullo sfondo la Loggia, l'emblema della Leonessa, gli alberi a rappresentare l'agricoltura e l'ambiente». De.Co. non per conservare le ceneri, ma per far continuare ad ardere il fuoco delle buone e genuine tradizioni agroalimentari.
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Alberto Lupini